Fino a quando la Cina spingerà in alto i prezzi dei metalli?

Le buone performance dei prezzi dei metalli industriali sono in gran parte dovuti alla sorprendente ripresa economica cinese.

Dopo i lockdown provocati dalla prima ondata di COVID-19, il mercato dei metalli sembrava destinato a sprofondare. Nessuno immaginava che in pochi mesi si potesse riprendere, passando dal pessimismo più nero ad un cauto ottimismo.

La locomotiva cinese

Il merito di una virata tanto brusca non è certo della fine della pandemia o dell’arrivo di un nuovo vaccino. L’unica o comunque la principale ragione si trova in Cina.

La ripresa economica cinese, che ha guidato una domanda interna così forte da far passare il paese da esportatore a importatore netto di metalli, sembra quasi prodigiosa.

Il governo cinese ha messo in campo importanti stimoli economici per favorire investimenti nell’industria e nell’edilizia. Una politica che dovrebbe continuare a stimolare gli investimenti e la produzione industriale nei prossimi mesi. Anche le vendite al dettaglio, sebbene si siano riprese lentamente, sono ora tornate ai livelli pre-pandemici.

Nel settore dei metalli basta guardare allo Shanghai Futures Exchange (SHFE), che ha raggiunto livelli quasi record rispetto al London Metal Exchange (LME), per capire la differenza tra la ripresa cinese e il resto del mondo.

I prezzi dei metalli continueranno a salire?

Adesso, passata la sorpresa per la ripresa cinese che sta dando una grossa mano a tutta l’economia globale, i mercati si domandano per quanto tempo possa continuare. Naturalmente, è un dubbio che riguarda molto da vicino soprattutto gli acquirenti di metalli industriali, che si interrogano se i prezzi continueranno a salire.

Anche se i recenti annunci di nuovi vaccini per il coronavirus inducono all’ottimismo, esistono alcuni fattori che consigliano una certa cautela.

Secondo Capital Economics, permangono almeno due grosse preoccupazioni. Probabilmente, gli attuali sostegni fiscali in Cina termineranno, con conseguenze negative sugli investimenti infrastrutturali. Inoltre, potrebbero venir introdotte regole più rigorose sui prestiti. Tutti fattori che peseranno sugli investimenti immobiliari e che potrebbero colpire negativamente la domanda di metalli nel breve termine.

Se poi puntiamo lo sguardo al 2021, è probabile che la forza dell’attuale rimbalzo diminuisca. Pertanto, le importazioni cinesi di metalli raffinati dovrebbero diminuire, togliendo un sostegno ai prezzi per il prossimo anno.

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