L’oro ha registrato la sua peggiore performance mensile in oltre un anno, mentre negli ultimi giorni i prezzi stanno cercando di riprendersi dalle svendite provocate dalla vittoria elettorale di Donald Trump.
Secondo Reuters, il metallo giallo è sceso di oltre il 3% a novembre, il peggior calo mensile da settembre 2023. Gli analisti indicano come causa “l’euforia Trump”, che ha fatto salire il dollaro americano ma ha bloccato il rally dell’oro.
Nel corso di quest’anno l’oro è stato sostenuto dalle tensioni geopolitiche e dai tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve americana (FED). Ora, dovrà probabilmente affrontare pressioni al ribasso a seguito dell’aumento dei dazi commerciali che alimenteranno l’inflazione, spingendo la FED ad adottare un approccio cauto nei confronti di ulteriori tagli dei tassi.
Secondo Kitco Metals, al momento, non è ancora chiaro come evolveranno i dazi promessi da Trump. Qualcuno pensa che dazi più alti potrebbero provocare un rallentamento della crescita economica ed essere vantaggiosi per il mercato dell’oro in termini di bene rifugio.
Oggi, 2 dicembre, le quotazioni dell’oro sono a 2.630 dollari per oncia troy.
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