La più recente graduatoria dei più importanti paesi produttori di alluminio nel mondo non riserva grandi sorprese rispetto all’anno precedente. La Cina contina a dominare e nessun altro paese riesce nemmeno ad avvicinarsi al suo primato produttivo che, nel 2022, ha raggiunto livelli record (40 milioni di tonnellate).
A livello globale, secondo lo US Geological Survey (USGS), la produzione di alluminio è aumentata leggermente nel 2022, attestandosi a 69 milioni di tonnellate rispetto ai 67,5 milioni di tonnellate dell’anno precedente. Di seguito il quadro completo…
CINA (40 milioni di tonnellate)
Il leader di questa classifica è ancora la Cina che produce oltre la metà dell’alluminio mondiale. Il paese è anche un grande consumatore di questo metallo. La crescita della produzione cinese di alluminio primario è stata costante negli ultimi 10 anni e, nel 2022, ha raggiunto un livello record.
INDIA (4 milioni di tonnellate)
Anche l’India ha visto la sua produzione crescere in modo costante negli ultimi anni (nel 2021 ha superato la Russia, conquistando il secondo posto della classifica), anche se i livelli raggiunti sono molto lontani da quelli cinesi. Due le aziende indiane che dominano il settore: Hindalco Industries e Vedanta.
RUSSIA (3,7 milioni di tonnellate)
L’anno scorso, la Russia ha aumentato leggermente la sua produzione (nel 2021 era stata di 3,64 milioni di tonnellate). Il principale produttore mondiale di alluminio, RUSAL, ha sede a Mosca.
CANADA (3 milioni di tonnellate)
Leggero calo della produzione canadese che, nel 2021, era stata di 3,14 milioni di tonnellate. Nel paese opera l’anglo-australiana Rio Tinto, un altro leader mondiale nel settore, che ha circa 16 stabilimenti nel paese.
EMIRATI ARABI UNITI (2,7 milioni di tonnellate)
Produzione sostanzialmente stabile negli ultimi anni per gli Emirati Arabi Uniti, dove ha sede Emirates Global Aluminium, il più grande produttore di alluminio del Medio Oriente che contribuisce per quasi il 4% a tutto l’alluminio globale.
BAHREIN (1,6 milioni di tonnellate)
La produzione di alluminio del Bahrein è aumentata leggermente (da 1,56 milioni di tonnellate nel 2021 a 1,6 milioni di tonnellate nel 2022), riuscendo comunque a superare l’Australia. Per il paese il settore dell’alluminio è una delle maggiori fonti di entrate da esportazione.
AUSTRALIA (1,5 milioni di tonnellate)
La produzione di alluminio in Australia è scesa marginalmente nel 2022 a 1,5 milioni di tonnellate rispetto a 1,57 milioni di tonnellate dell’anno precedente. Oltre alla sua attività di importante produttore di alluminio in Canada, Rio Tinto produce molto metallo anche in Australia.
NORVEGIA (1,4 milioni di tonnellate)
La Norvegia, insieme all’Islanda, è uno dei maggiori esportatori di alluminio primario verso l’Unione Europea. L’azienda leader nel paese e nel mondo è Norsk Hydro, che possiede numerosi impianti anche in Germania e Brasile.
STATI UNITI (860.000 di tonnellate)
L’industria statunitense dell’alluminio è ancora in ripresa dopo essere scesa dal livello di 1,59 milioni di tonnellate del 2015 a 741.000 tonnellate del 2017. Tre società gestiscono 6 fonderie di primario in cinque stati, di cui 2 hanno funzionato a piena capacità nel 2022 (gli altri 4 a capacità ridotta).
ISLANDA (750.000 di tonnellate)
In Islanda, la Arctus Metals in collaborazione con Innovation Center Island ha sviluppato una nuova tecnologia di produzione dell’alluminio progettata per eliminare le emissioni di CO2 dal processo produttivo. L’azienda è riuscita a produrre alluminio con questo nuovo metodo che emette ossigeno invece di creare emissioni di CO2.
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