Quando ricomincerà a salire l’argento?
Gli operatori sul mercato dell’argento non sono concordi sulle prospettive del metallo. Tuttavia, ai prezzi attuali, qualcuno invita a non dimenticare il vecchio detto: “comprare basso e vendere alto”.
Gli operatori sul mercato dell’argento non sono concordi sulle prospettive del metallo. Tuttavia, ai prezzi attuali, qualcuno invita a non dimenticare il vecchio detto: “comprare basso e vendere alto”.
Il platino, usato per i catalizzatori dei motori diesel, potrebbe accusare una forte riduzione di consumi sulla scia dello scandalo Volkswagen.
Esistono tante ragioni per credere che i prezzi del rame scenderanno, ma ne esistono altrettante per credere il contrario. Ecco quali sono tutti i fattori in gioco.
La grande quantità di oro acquistata dalla Russia durante il mese di agosto, conferma una linea aggressiva per acquistare metallo giallo a difesa di un rublo sempre più debole.
La discesa dei prezzi delle terre rare trascina il Fanya Metals Exchange e il suo fondatore alla rovina. Ma c’è chi è già pronto ad approfittare della situazione…
Il breakfast index, un indice che misura i prezzi delle materie prime alimentari, viene usato per misurare in modo informale il tasso di inflazione.
I prezzi dello stagno stanno soffrendo per un problema diventato endemico: le miniere illegali in Indonesia. Si spera che le nuove norme per l’esportazione possano essere di aiuto per il mercato.
La mappa completa dei più grandi forzieri d’oro del mondo e dei loro proprietari, dall’Indonesia alla Repubblica Dominicana.
Molte aziende petrolifere si stanno preparando per riscuotere gli enormi profitti di quando i prezzi dell’oro nero risaliranno. Ma non grazie al petrolio…
I metalli critici, o metalli rari, sembrano essere gli unici a salvarsi dal crollo generalizzato delle materie prime. E le prospettive sembrano assai positive.
+29% rispetto a luglio per il minerale di ferro. Ma gli analisti prevedono che la corsa dei prezzi del ferro sarà di breve durata.
Mercati colti di sorpresa dall’annuncio della Glencore di tagliare drasticamente la produzione di catodi di rame e i prezzi si impennano.
Il brutto momento che sta attraversando il mercato petrolifero mondiale non sembra destinato a finire tanto presto.
L’economia cinese continua a mostrare segni di fragilità che aumentano le preoccupazione degli investitori e il nervosismo dei mercati internazionali. Tra le materie prime l’oro recupera.
I prezzi del metallo sono scesi così tanto che, come qualcuno prevede possa succedere, il potenziale per una risalita è assai esteso.
A inizio settimana il prezzo del metallo bianco è sceso ad un minimo quinquennale, circondato da ampi cali dei prezzi di quasi tutte le materie prime.
Consumi di cioccolato in caduta, in un mercato che si sperava potesse crescere a ritmi vertiginosi. Un brutto segnale anche per gli altri settori?
Il crollo dei mercati azionari cinesi, che hanno trascinato verso il basso i listini di tutto il mondo, hanno avuto pesanti conseguenze anche per metalli e materie prime, il cui futuro sembra più incerto che mai.
Produzione petrolifera in aumento in quasi tutto il mondo e per i prossimi anni la situazione non sembra destinata a cambiare. Ecco, paese per paese, cosa è successo e cosa succederà.
Gli investitori dovrebbero considerare il caos come l’indicatore di direzione della situazione globale per decidere quando iniziare ad accumulare metalli preziosi.
Nel suo ultimo rapporto trimestrale sulle tendenze del mercato dell’oro, il World Gold Council afferma che la domanda di metallo giallo è scesa del 12% durante il secondo trimestre di quest’anno.
L’Arabia Saudita ha appena aumentato la produzione di petrolio ad un livello record, mai raggiunto nella storia. Lo sta facendo in un momento di prezzi del petrolio da record negativo. Cosa ha in mente?
La domanda vivace e sostenuta di argento fisico alimenta un certo ottimismo tra i produttori. Tuttavia, ciò non impedisce ai prezzi di scendere. Ecco perchè…
Attese ottimistiche sul mercato dei fertilizzanti per i prossimi mesi, dopo un’inizio d’anno in depressione. Anche in questo settore, trattandosi di risorse naturali, la protagonista è la Cina.
Il recente e storico accordo sul nucleare iraniano, avrà importanti e significative ripercussioni sul prezzo del petrolio internazionale, anche se in tempi meno rapidi di quanto molti temevano.
I prezzi dell’oro crollano sotto i 1.100 dollari e tra gli operatori aumenta il pessimismo circa le prospettive per i prossimi mesi. Rivedremo presto l’oro sotto i 1.000 dollari?
Per chi si è perso i più importanti articoli di quest’anno sulle materie prime, ecco una raccolta da leggere in tutta calma durante le vacanze estive: diamanti, oro, rame, petrolio, litio, ferro, niobio e californio. Per chi si occupa professionalmente di materie prime e per tutti gli investitori, una selezione di informazioni preziose!
Il picco mondiale della produzione di petrolio convenzionale è avvenuto nel 2005-2006, ma l’offerta di combustibili liquidi non è diminuita, principalmente a causa dei giacimenti di “petrolio di scisto” (o “tight oil”) recentemente sviluppati. Con l’incombente picco mondiale di “tutti i liquidi” è probabile che l’industria tenterà un nuovo e strenuo sforzo per strizzare le ultime gocce di petrolio liquido da qualsiasi fonte ci sia a disposizione, a prescindere da quanto sia sporca e costosa.
Quello che sta accadendo sulle borse azionarie cinesi ha un effetto dirompente sui prezzi di quasi tutte le materie prime e sui corsi azionari delle società minerarie. Ma qualcuno teme che la conseguenza peggiore sarà il trascinamento verso il basso di tutta l’economia mondiale.
L’attuale collasso dei prezzi del petrolio trova qualche parallelo con un caso molto più vecchio: quello dell’olio di balena e delle “ossa di balena” nel 19° secolo, essendo entrambi beni che hanno sofferto dell’esaurimento e di un picco di produzione.