Come funzionano i prezzi dello zinco?

In attesa che i prezzi dello zinco comincino a decollare come previsto dagli analisti, ecco una panoramica di come funziona il mercato a pronti e a termine.

Lo zinco è uno dei pochi metalli che, grazie a fondamentali robusti, potrebbe offrire delle opportunità redditizie nel prossimo futuro.

Anche se ha attraversato momenti difficili durante il 2015, gli analisti ritengono che il mercato dello zinco si troverà in deficit nel medio termine, a causa di una domanda stabile e di un’offerta in declino, fattori che porteranno i prezzi a lievitare.

Come sempre, la questione che più interessa agli investitori è quando ciò avverrà. Cosa assai difficile da prevedere con precisione ma che non toglie la possibilità di prepararsi in tempo, selezionando come sfruttare questa opportunità nel momento in cui si presenterà. Perciò, è indispensabile conoscere a fondo come i prezzi dello zinco vengono determinati sul mercato e quali sono le forze che li possono muovere.

Come per altre commodities, i prezzi dello zinco possono essere a pronti (spot) o a termine.

Un prezzo a pronti è il prezzo corrente di mercato al quale lo zinco viene acquistato o venduto, con consegna e pagamento immediato. È il prezzo del metallo in questo preciso momento. Per esempio, Kitco e il London Metal Exchange (LME), pubblicano i prezzi a pronti dello zinco, il primo in dollari per libbra, il secondo in dollari per tonnellata.

Il prezzo a termine è regolato dai cosiddetti contratti derivati, futures e opzioni

Il prezzo spot è abbastanza semplice e intuitivo da capire, al contrario del prezzo a termine che è però una componente determinante del mercato dello zinco e di quasi tutte le commodities quotate ufficialmente.

Il prezzo a termine è regolato dai cosiddetti contratti derivati (futures e opzioni) che consentono agli acquirenti e ai venditori di negoziare il prezzo dello zinco per acquisti o vendite nel futuro. Nonostante la pessima fama dei derivati come strumenti per la speculazione selvaggia, è importante sapere che la loro funzione è esattamente opposta, cioè è quella di permettere agli investitori di ridurre i rischi.

Senza scendere in dettagli tecnici e finanziari, il concetto chiave da capire è che il prezzo spot dello zinco (ma vale anche per altri metalli e commodities) si riferisce al suo prezzo corrente, mentre il prezzo a termine (futures) si riferisce al suo valore in una data futura prefissata.

Inoltre, l’utilizzo di strumenti derivati per comprare o vendere zinco permette un effetto leva, grazie al quale si possono muovere (acquistare o vendere) grandi quantità di zinco rappresentate da ciascun contratto, con margini relativamente bassi. Naturalmente, la leva può funzionare in due sensi: o amplificando i guadagni o amplificando le perdite.  Motivi per i quali è indispensabile conoscere a fondo il funzionamento dello strumento derivato da utilizzare per non avere sgradevoli sorprese e per predisporre la miglior strategia per il raggiungimento dei propri obbiettivi di investimento.

Una volta chiari i meccanismi che stanno alle basi dei prezzi dello zinco, non resta che aspettare che le previsioni degli analisti si avverino…

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