Lo zinco non se l’è cavata per niente bene nel corso del 2015, ma quest’anno sta facendosi perdonare.
Come molti metalli, oro, platino e ferro, solo per citarne alcuni, ha messo a segno un bel rimbalzo.
A metà gennaio i prezzi dello zinco avevano raggiunto il loro livello più basso da sette anni: 1.460 dollari a tonnellata (contratto a tre mesi). A oggi, i prezzi viaggiano a circa 1.790 dollari, ma hanno recentemente toccato anche i 1.865 dollari al London Metal Exchange (LME). Una performance davvero eccezionale: quasi un +28% nell’arco di circa 2 mesi.
Secondo Reuters, l’aumento è stato alimentato da speculatori che stanno accumulando quantità di metallo nella speranza che i tagli alla produzione porteranno ad una carenza di zinco sul mercato globale. Ma anche le attese di ulteriori misure di stimolo economico in Cina, hanno fatto la loro parte.
I fondamentali dello zinco sono molto buoni e c’è chi crede che non siano soltanto fattori congiunturali e di breve durata a sostenere i prezzi, ma piuttosto motivazioni di lungo termine, come il deficit strutturale che si sta venendo a creare (“Previsioni per il 2016“).
L’attenzione maggiore di tutti gli operatori in questo momento è proprio concentrata sui tagli alla produzione. Nel 2015 Glencore e Nyrstar avevano effettuato interventi drastici ma attualmente c’è incertezza sul fatto che ne possano seguire altri. Inoltre, esiste qualche timore che i produttori possano aumentare la loro produzione se i prezzi dello zinco aumenteranno.
Le ultime dichiarazioni rilasciate dal direttore generale di Glencore, Ivan Glasenberg, hanno escluso la possibilità di nuove quantità da immettere su un mercato che non ne ha bisogno. Ma è naturale che la società valuterà attentamente se il mercato è in grado di assorbire una quantità maggiore di zinco senza accusare cali di prezzo.
Con ogni probabilità, nel breve termine, assisteremo ad una correzione verso il basso prima che la salita possa riprendere.
A più lungo termine, molti analisti prevedono una media dei prezzi a 1.731 dollari per l’ultimo trimestre di quest’anno, ma c’è anche chi ha previsto 2.050 dollari entro la fine dell’anno.
Anche per lo zinco, come per molti altri metalli, il barometro più importante da tenere d’occhio per intravedere le prospettive future rimane la Cina.