Si gela la domanda cinese di gioielli in platino

Doccia fredda per il platino in Cina: i consumatori si stanno allontanando dai gioielli in metallo bianco e gli analisti temono una débâcle della domanda per il 2016.

L’amore dei cinesi per i gioielli in platino sembra svanito.

Anche se i prezzi del platino a livello mondiale sono assai bassi, la Cina non è più in grado di alimentare la domanda globale, cosa da non poco conto visto che nel 2015 ha rappresentato oltre il 60% del consumo della produzione di tutto il mondo.

Lo scorso anno il calo della domanda cinese era stato del 7%, mentre la domanda mondiale era scesa del 4%. Ma quest’anno GFMS (Gold Fields Mineral Services) si attende una discesa a due cifre.

Il comportamento dei consumatori in Cina ha mostrato un cambiamento marcato, con una spesa per i beni di lusso al rallentatore come non era mai successo negli ultimi venticinque anni. Non che i consumatori non stiano spendendo soldi, ma le preferenze cadono su generi diversi dai gioielli, a partire dagli elettrodomestici fino ad arrivare ai viaggi turistici all’estero.

Il settore del lusso è stato colpito dal giro di vite del governo contro la corruzione, che ha tenuto lontani molti funzionari dall’acquisto di gioielli costosi

Inoltre, il settore del lusso è stato colpito dal giro di vite del governo di Pechino contro la corruzione, che ha tenuto lontani molti funzionari dall’acquisto di gioielli costosi.

Anche se è l’industria automobilistica che utilizza la maggior parte del platino nei convertitori catalitici, con il 40% della domanda globale, i gioiellieri cinesi hanno comprato quasi 50 chilogrammi di metallo lo scorso anno.

Confrontando il comportamento dei gioielli in oro con quelli in platino è interessante notare che mentre i primi hanno beneficiato del brusco calo dei prezzi del metallo giallo verificatosi nel 2013, che aveva spinto le vendite di oro fisico a livelli record, i secondi non hanno seguito la stessa sorte. Forse perché i prodotti in oro vengono venduti a peso mentre quelli in platino a prezzo fisso.

Una mancanza di elasticità dovuta al maggior costo nel realizzare gioielli di platino, un metallo molto più difficile da lavorare rispetto all’oro, che lo rende meno correlato con l’andamento delle quotazioni.

Comunque sia, una brutta doccia fredda per tutto il mercato del platino, nonostante i prezzi da inizio anno abbiano rimontato parecchia strada, passando da poco più di 800 dollari a oltre 1.000 dollari per oncia.

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