Dove andranno i prezzi dell’oro nei prossimi mesi?
Da gennaio il prezzo dell’oro si è stabilizzata sopra la soglia dei 1.200 dollari, ma stanno crescendo le pressioni verso il basso.
Da gennaio il prezzo dell’oro si è stabilizzata sopra la soglia dei 1.200 dollari, ma stanno crescendo le pressioni verso il basso.
La scorsa settimana il metallo rosso è sceso sotto la soglia dei 5.500 dollari, per la prima volta da gennaio a questa parte.
La potente banca d’investimento prevede altri rialzi sull’alluminio, grazie soprattutto alle riforme in atto sul mercato cinese.
La Cina è il maggior produttore di disprosio, ma un nuovo impianto in fase di costruzione in Australia potrebbe essere una importante alternativa per le forniture di questa importante terra rara.
Il paese è alle prese con la crescita del PIL che, fino ad ora, ha portato anche all’aumento dell’inquinamento atmosferico.
Gli analisti di Goldman Sachs sono leggermente ribassisti sull’oro. Se la crisi nordcoreana non degenererà, sembra che nulla potrà risollevare nei prossimi mesi le sorti del metallo giallo.
Gli analisti prevedono un declino dei prezzi del ferro nel corso dei prossimi mesi, con un trend negativo che proseguirà anche nel 2018.
Conoscere la distribuzione delle maggiori riserve di nichel è un tassello indispensabile per capire alcune logiche di questo importante mercato.
La forte ripresa delle materie prime in tutto il mondo è un buon segno per l’economia, anche se per molte aziende ciò significa una significativa erosione dei margini.
Perché investire in ferro? Ecco una breve panoramica del mercato di quali sono le dinamiche della domanda e dell’offerta.
Non c’è soltanto la Cina, primo e incontrastato produttore mondiale, a rifornire il mondo di piombo. Anche altri paesi hanno prodotto notevoli quantità di metallo.
I rottami di alluminio consentono di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario. Ecco perchè i paesi esportatori sono così importanti…
Oro, argento, platino, palladio, rodio e renio sono tutti metalli preziosi, ma con caratteristiche molto diverse tra loro, soprattutto dal punto di vista di un investitore.
Le più grandi riserve strategiche di petrolio sono negli Stati Uniti che, in questo momento, stanno vendendo alla Cina, il secondo più grande detentore. E l’Italia?
I prezzi di ferro e acciaio sul mercato cinese hanno accusato una brusca frenata, non del tutto inaspettata e come molti prevedevano da mesi.
Quali sono stati i fattori che hanno inciso sul mercato dell’argento, tanto da spingere i prezzi del 10% più in alto rispetto all’inizio dell’anno?
L’aumento della domanda globale di batterie, ha trascinato il litio al centro dell’attenzione di produttori e investitori. Ecco tutte le aspettative dei mercati…
Facile indovinare quale sia il primo paese del mondo in termini di produzione, così come di riserve, di terre rare: la Cina. Ma quali sono gli altri paesi?
I prezzi dell’alluminio sono aumentati di circa il 15% dall’inizio dell’anno. La decisione cinese di fare qualcosa contro il drammatico inquinamento del paese spinge la crescita del metallo.
La Cina, nel 2016, è stata il primo produttore di alluminio del mondo, producendo la bellezza di 31 milioni di tonnellate di metallo.
Da inizio anno lo stagno aveva perso terreno rispetto ad altri metalli industriali, ma adesso sembra pronto per riprendere la corsa.
I fondi di investimento ritornano sul rame e i prezzi riprendono a salire. E il piombo tocca i massimi delle ultime 5 settimane.
Riuscite a immaginare cosa succederebbe se il petrolio venisse a mancare completamente? Come cambierebbe la nostra vita e la vita di tutti gli abitanti della Terra?
Gli eccessi di entusiasmo sul mercato del litio stanno gonfiando una bolla destinata a scoppiare. Si ripeterà la stessa storia delle terre rare e del vanadio?
La Rusal, il gigante dell’alluminio russo, propone un’OPEC dell’alluminio per provare a contenere la produzione cinese.
Per gli investitori in argento è decisamente importante conoscere quali sono i fattori che influenzano la domanda.
I prezzi del nichel scendono drasticamente a causa degli ultimi eventi politici nelle Filippine. Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi?
Nel 2016, il Perù è diventato il secondo più grande produttore di rame del mondo. Ecco una panoramica delle principali miniere che hanno contribuito alla produzione di metallo rosso peruviano.
Se siete investitori in materie prime, fareste bene a prendere in considerazione un metallo trascurato ma con un grande potenziale: il manganese.
Dalle informazioni che arrivano dal mercato globale del piombo, c’è da credere che i prezzi del piombo possano raggiungere i 2.800 dollari.