Le peggiori spiagge del mondo: 7 destinazioni da dimenticare

Se nel vostro itinerario di viaggio compare una di queste spiagge, pensateci bene prima di arrivare a destinazione o rischierete di trovarvi in serio pericolo.

Quando una spiaggia è bella e come natura l’ha fatta, è il posto migliore per rilassarsi e resistere al caldo estivo, con qualche tuffo rinfrescante nel mare.

Tuttavia, per ogni spiaggia meravigliosa e indimenticabile, ce n’è una degradata, inquinata e orribilmente compromessa. Ci siamo recentemente occupati di dove e quanto siano inquinate le coste italiane, ma quello che succede nel resto del mondo non è certo molto meglio.

Naturalmente il problema principale che affligge le spiagge di tutto il pianeta è l’inquinamento, soprattutto a causa dello scarico delle acque reflue. Un problema che diventa drammatico vicino ai grandi centri urbani dove mancano controlli adeguati sugli scarichi. Ma a questo si possono aggiungere anche altri problemi, come criminalità, fauna selvatica pericolosa, sovraffollamento e degrado.

Per avere un’idea di quante spiagge siano andate distrutte, abbiamo raccolto le 7 peggiori spiagge del mondo che, purtroppo, sono soltanto la punta di un iceberg di un degrado molto, ma molto più vasto.

FREEDOM ISLAND, Manila (Filippine)

Freedom Island

È difficile capire quanta immondizia ci sia sulle coste della baia di Manila. Certamente, una delle zone peggiori è Freedom Island, dove la plastica usa e getta ha invaso quasi ogni spazio. Tra l’altro, si tratta di un luogo importante per la fauna migratoria, che si ritrova in mezzo ad enormi mucchi di rifiuti.

GUANABARA BAY, Rio de Janeiro (Brasile)

Guanabara Bay

Le Olimpiadi estive 2016 hanno rivelato uno dei segreti di Rio de Janeiro: le acque fetide della baia di Guanabara. La causa? Il grave inquinamento da parte dell’uomo. In questo caso, oltre 16 milioni di persone vivono intorno alla baia e molte case non dispongono di servizi igienici adeguati e, quindi, i liquami grezzi vengono pompati quotidianamente nell’acqua.

FUJIAZHUANG BEACH, Dalian (Cina)

Fujiazhuang Beach

Quando pensiamo a una giornata in spiaggia, l’ultima cosa che immaginiamo è di dover condividere sabbia e acqua con altre 50.000 persone. Ma è esattamente quello che succede a Fujiazhuang, considerata la spiaggia più affollata del mondo.

DARWIN, Northern Territory (Australia)

Darwin beaches

L‘Australia ha alcune spiagge incredibilmente belle e famose e altre, come quella a Darwin, che sono troppo pericolose per nuotare. Sebbene siano davvero pittoresche, queste acque dell’estremo nord dell’Australia ospitano animali selvatici mortali come meduse, coccodrilli e squali.

KAMILO BEACH, Naalehu (Hawaii)

Kamilo Beach

Le Hawaii sono uno dei posti più belli degli Stati Uniti, ma ospitano anche uno dei posti più sporchi della Terra: Kamilo Beach. C’è così tanta spazzatura su queste coste che la spiaggia è stata soprannominata “Plastic Beach“. La plastica, portata dall’oceano, proviene da Asia, Nord America e Sud America. Certamente è una delle peggiori spiagge del mondo.

HAINA BEACHES, Provincia di San Cristóbal (Repubblica Dominicana)

Haina Beaches

Questa città e le sue spiagge sono così inquinate che la gente del posto la chiama la “Chernobyl domenicana“. L’inquinamento proviene principalmente da una vecchia fabbrica di batterie in cui i rifiuti di piombo non venivano smaltiti correttamente. La concentrazione di piombo è così alta che si trova a livelli non sicuri nell’acqua, nell’aria e nel suolo. I tassi di contaminazione negli adulti sono cinque volte più alti del normale; nei bambini dieci volte più alti. Le Nazioni Unite hanno dichiarato Haina il posto con il più alto livello di contaminazione da piombo nel mondo.

CHOWPATTY BEACH, Mumbai (India)

Chowpatty Beach

Le spiagge di Mumbai, in generale, tendono a non essere le più pulite del mondo. L’acqua di mare ha troppi batteri da escrementi umani e animali, con livelli superiori del 60% rispetto agli standard normalmente accettati. Ma Chowpatty Beach è tra le peggiori spiagge, anche perché la sua sporcizia non finisce nell’acqua ma penetra nella sabbia, diventata quasi nera anche per la concentrazione di petrolio.

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