Lontano dagli occhi del consumatore finale, le catene di approvvigionamento (supply chain) stanno cambiando drasticamente, come mai era successo prima. E presto anche i consumatori se ne accorgeranno…
Fino all’arrivo della pandemia di COVID-19 le aziende avevano imparato a detenere scorte minime per razionalizzare i costi, ma erano del tutto impreparate a gestire improvvisi picchi della domanda. Una falla di cui nessuno si era accordo prima.
La rivoluzione della supply chain
Così come l’eccessiva concentrazione della produzione, che comporta un rischio molto alto per la catena delle forniture. Un fenomeno emerso nel settore dei semiconduttori, la cui carenza sta mettendo in crisi molti settori industriali. I ritardi della produzione di chip a causa della pandemia hanno provocato danni lungo tutta la catena poiché più del 50% della capacità produttiva è concentrata in un solo posto: Taiwan.
Con ogni probabilità quanto accaduto negli ultimi 18 mesi porterà ad una rivoluzione in tutte le catene di approvvigionamento globali. Il just-in-time diventerà un lontano ricordo…
Le aziende si stanno muovendo per avere più magazzino, anche se non si tratta di una soluzione che funziona per tutti i settori. La casa automobilistica Toyota Motor, per esempio, ha accumulato componenti chiave negli ultimi quattro mesi.
Ma il grande tema generale è quello di riconfigurare le catene di approvvigionamento in modo che siano più resilienti in caso di shock futuri. È immaginabile che la catena di approvvigionamento non sarà più solo una questione di costo, ma soprattutto di affidabilità, quindi in grado di offrire un vantaggio competitivo in caso di crisi.
Le nuove catene di approvvigionamento saranno high-tech
La nuova era delle catene di approvvigionamento sarà nel segno delle nuove tecnologie: Intelligenza Artificiale, apprendimento automatico, Internet of Things e 5G renderanno i processi più intelligenti. Sensori e dispositivi intelligenti connessi a internet consentiranno di acquisire informazioni in diverse fasi del processo produttivo e logistico, rendendo più facile tracciare lo stato e l’ubicazione delle merci mentre si spostano fisicamente lungo la catena di approvvigionamento.
Ma non solo… Le aziende sopravvissute cominciano a fare seri ragionamenti circa soluzioni di approvvigionamento alternative da attivare quando necessario. Inoltre, si comincia a prendere in considerazione il nearshoring (portare la produzione in un paese vicino) o il reshoring (portare la produzione a casa), due concetti che sembravano appartenere al secolo passato.
Il mondo post-pandemia non sarà mai più quello di prima e le catene di approvvigionamento si apprestano ad esserne un esempio.
METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED