Fanatici o idealisti? Ecco chi sono i ribelli Houthi del Mar Rosso

Chi sono gli Houthi e perché attaccano le navi del Mar Rosso? Un’analisi fuori dagli schemi per cercare di comprendere una realtà molto lontana dai nostri occhi.

Da novembre scorso, i ribelli Houthi stanziati nello Yemen hanno guadagnato l’attenzione dei media occidentali, lanciando più di 40 attacchi contro navi mercantili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

Il gruppo ribelle sostenuto dall’Iran, che considera Israele un nemico, ha iniziato la sua guerra contro gli israeliani e l’Occidente in risposta all’invasione della di Striscia di Gaza. Navi mercantili sequestrate nel Mar Rosso, dozzine di attacchi missilistici e droni contro le navi, di cui 34 hanno provocato danni.

Indomabili e senza mezzi termini dalla parte dei palestinesi

Tutto ciò ha spinto le principali compagnie di navigazione a non transitare per il Mar Rosso, attraverso il quale solitamente passa quasi il 15% del commercio marittimo globale.

Mentre Stati Uniti e Regno Unito bombardano lo Yemen, gli Houthi sembrano indomabili e impossibili da piegare alle volontà dell’Occidente. Va considerato anche che, nello scenario geopolitico mediorientale, lo Yemen è stato l’unico tra i paesi arabi a sostenere senza mezzi termini e nei fatti i palestinesi, considerato un popolo fratello e con il quale esistono legami profondi.

Formalmente noti come Ansar Allah (Partigiani di Dio), sono emersi negli anni ’90 prendendo il nome dal defunto fondatore del movimento, Hussein al-Houthi. L’attuale leader è suo fratello, Abdul Malik al-Houthi. All’inizio degli anni 2000, gli Houthi si ribellarono contro il presidente autoritario di lunga data dello Yemen, Ali Abdullah Saleh (una creatura degli Stati Uniti), chiedendo una maggiore autonomia per la patria del gruppo nel nord dello Yemen.

La guerra con l’Arabia Saudita è costata oltre 160.000 morti

Durante la primavera araba del 2011, una rivolta popolare costrinse il presidente Saleh a cedere il potere al suo vice, Abdrabbuh Mansour Hadi, ma il suo nuovo governo era sopraffatto dai problemi e gli Houthi riuscirono a prendere il controllo della provincia settentrionale di Saada, prima di conquistare anche la capitale dello Yemen (Sanaa). Nel 2015 gran parte dello Yemen occidentale era sotto il loro controllo.

Fu a questo punto che la vicina Arabia Saudita (armata e sostenuta dagli Stati Uniti) intervenne contro lo Yemen con attacchi aerei e combattimenti terrestri che però non sono riusciti ad allontanare gli Houthi dalla loro terra. L’Arabia Saudita sta ora cercando di concludere un accordo di pace con gli Houthi e dall’aprile 2022 è in vigore una tregua mediata dalle Nazioni Unite. Secondo l’Armed Conflict Location & Event Data Project (ACLED), questa guerra ha ucciso più di 160.000 persone e più di 4 milioni di persone sono state sfollate.

Le oppressione e le ingiustizie creano i mostri

Per noi occidentali è assai difficile capire gli Houthi, anche perché siamo aggrappati ad una narrativa che li descrive come uno strumento nelle mani dell’Iran, praticamente senza autonomia o volontà propria. In realtà, i due paesi sono accomunati dalla fede nell’Islam e dal considerarsi i difensori delle nazioni oppresse in tutto il mondo ma, come ha recentemente detto la dott.ssa Elisabeth Kendall, specialista del Medio Oriente all’Università di Cambridge, “non è per nulla chiaro se l’Iran abbia il comando e il controllo diretti sugli Houthi“.

Gli Houthi vedono l’Islam come la liberazione contro l’oppressione coloniale, nonché contro la presenza di paesi considerati oppressori e stranieri nella regione. L’orgoglioso rifiuto di ingerenze saudite o americane nel paese nasce proprio da un senso di oppressione e di assenza di giustizia che il popolo dello Yemen avverte e di cui si lamenta da anni.

Probabilmente, sono queste motivazioni profonde e radicate nella martoriata storia dello Yemen che rendono gli Houthi insensibili alle lusinghe economiche dell’Occidente, così come al pugno di ferro prima dell’Arabia Saudita e adesso degli Stati Uniti. Per quanto possa sembrare antiquato e desueto per noi occidentali, quello che gli Houthi stanno facendo nel Mar Rosso è motivato soltanto da puri ideali.

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