È uno dei frutti più gustosi del mondo, considerato in Asia come il re dei frutti, è molto popolare in paesi come l’India.
Anche in Italia molti ne vanno pazzi, ma la disponibilità di mango negli scaffali dei fruttivendoli è limitata trattandosi di un prodotto tropicale, con prezzi spesso proibitivi. In Europa, comunque, è possibile assaporare degli ottimi mango in Spagna, paese che ne produce in limitate quantità, soprattutto nella zona di Malaga.
Un super frutto nato in Asia ma sviluppato in America
In ogni caso, è uno dei frutti più utilizzati nel mondo per l’alimentazione, ma anche per cosmetici, per succhi e per profumi. Gli americani, sempre attenti al marketing, lo hanno classificato come un super frutto.
Il genere Mangifera ha la sua origine nell’Asia tropicale e, attualmente, il Borneo, Giava, Sumatra e la regione della penisola della Malesia hanno il maggior numero di specie. Tuttavia, i mango sono coltivati in tutte le aree tropicali e subtropicali del mondo e sono diventati una coltivazione commerciale importante nelle regioni costiere dell’Oceano Pacifico.
Ma la gran parte delle varietà commerciali coltivate hanno origine negli Stati Uniti, in Florida, dove all’inizio del ventesimo secolo sono stati fatti un gran numero di incroci. Ad oggi, in Florida vengono coltivate circa 400 varietà e molti dei mango che esistono oggi sul mercato risalgono ad una o più varietà della Florida.
Crudo, maturo o trasformato?
Le varietà esistenti nel mondo sono incredibilmente numerose e ammontano a circa un migliaio, ma soltanto alcune hanno valore commerciale e sono abbastanza redditizie per essere coltivate su larga scala. I frutti vengono consumati in 3 modi, a seconda della varietà: crudo (mango verde), maturo (il modo più comune di mangiare mango in tutto il mondo) e trasformato (in sottaceti, chutney, fette secche, sciroppato, in succo, in purè o come pasta).
Infine, non si può dimenticare che il più importante produttore del mondo è l’India, un paese dove l’intera popolazione stravede per questo tipo di frutto.
Ma ecco quali sono le 9 varietà di mango più vendute nel mondo…
Tommy Atkins, Alphonso e Kent
Tommy Atkins
Alphonso
Kent
Il mango di Tommy Atkins, proveniente dalla Florida (Stati Uniti), è considerato dai coltivatori una buona scelta per la sua produttività, robustezza e buona resistenza alle malattie. Si tratta della varietà di mango più diffusa in Brasile, dove costituisce la maggior parte delle esportazioni. In Europa, è molto diffuso nei supermercati.
Uno dei migliori tipi di mango per il suo sapore e il suo profumo è il mango Alphonso. Viene coltivato principalmente in India a causa delle condizioni climatiche favorevoli ed è anche il mango più esportato in tutto il mondo. Tuttavia, non è una varietà facile da coltivare dal momento che richiede una tecnica speciale per produrre frutti deliziosi.
Anche il mango Kent proviene dalla Florida, dove fu sviluppato nel 1932. Ha frutti grandi rispetto ad altre varietà e, anche se i raccolti non sono abbondanti, la qualità dei frutti è molto buona. Per questi motivi è adatto per l’esportazione, tanto da essere considerato una delle varietà più presenti sul mercato.
Ataulfo, Keitt e Francis
Ataulfo
Keitt
Francis
I mango Ataulfo sono coltivati principalmente in Messico da marzo a luglio e hanno un sapore molto dolce e cremoso, un colore giallo brillante e una forma piccola e ovale. La polpa del frutto è liscia, soda e non ha fibre.
La varietà chiamata mango Keitt proviene dalla Florida, dove fu sviluppata nel 1939. È uno dei manghi che offrono la maggior resa. Sebbene non sia apprezzato come le altre varietà di mango in termini di sapore e gusto (è anche abbastanza fibroso), è una delle varietà adatte per la fine della stagione, perfetto quindi per colmare le lacune di approvvigionamento.
Il mango Francis è una delle varietà con il gusto più intrigante, qualcosa tra il dolce e il piccante. È coltivato principalmente in piccole fattorie ad Haiti ed è disponibile solo da maggio a luglio.
Osteen, Haden e Valencia Pride
Osteen
Haden
Valencia Pride
Qualche consumatore potrebbe non capire di che frutto si tratta, visto che il mango Osteen ha la buccia di un colore molto scuro e violacea. Tuttavia, l’interno del frutto è giallo, simile ad un limone, solido, succoso e senza fibre. Originario della Florida, viene coltivato anche in Spagna.
Anche il mango Haden ha ottime proprietà commerciali. Ha un sapore ricco e aromatico, qualità che lo rendono perfetto per essere consumato crudo o per cucinare. Anche lui proviene dalla Florida (1910) ed in Messico è considerato una grande prelibatezza.
Il mango Valencia Pride richiama alla mente la Spagna, ma in realtà è coltivato soprattutto in Africa occidentale. È stato sviluppato in Florida dalla varietà Haden ed è considerato avere una buona produttività. Grazie alla sua polpa di colore giallo intenso e senza fibre sta gradualmente crescendo in popolarità tra i consumatori di tutto il mondo.
Madame Francique, Glenn e Africano
Madame Francique
Glenn
Africano
Chiamato anche Desert Mango, il mango Madame Francique è coltivato ad Haiti ed è noto per la sua capacità di sopravvivere nei climi desertici. I frutti variano di colore, dal verde chiaro al giallo chiaro e all’arancio. Ha un gusto ricco, dolce e speziato, con alcune sfumature sapide. È disponibile da settembre a ottobre ed è considerata la migliore varietà tra quelle coltivate nei Caraibi.
Un’altra varietà originaria della Florida è il mango Glenn, uno dei più richiesti dai consumatori perché ha un sapore dolce e ricco, con alcune sfumature di pesca.
Negli ultimi anni, c’è stato un gran rumore intorno a una varietà non molto conosciuta dai consumatori: il mango africano. Viene commercializzato come un integratore naturale per perdere peso. Scientificamente classificato come Irvingia garbonensis, è conosciuto anche come dika e, fino a qualche anno fa, la maggior parte dei frutti veniva raccolta da alberi selvatici sparsi in Angola, Congo, Nigeria, Uganda e Costa d’Avorio. Non è stato coltivato sistematicamente perché un albero di dika ha bisogno di circa 15 anni per raggiungere la maturità, quindi non è abbastanza redditizio per un coltivatore. I frutti di dika sono usati anche per produrre olio commestibile, sapone e prodotti cosmetici.
METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED