Meglio un leader femminile o uno maschile? Per come sono andate le cose nella gestione della pandemia di COVID-19, le donne leader in tutto il mondo si sono rivelate assai più efficaci delle loro controparti maschili.
Da Angela Merkel (Cancelliera della Germania) a Jacinda Ardern (Primo Ministro della Nuova Zelanda), da Sanna Marin (Primo Ministro della Finlandia) a Tsai Ing-wen (Presidente di Taiwan), sembra proprio che gli Stati guidati da donne siano riusciti a dare risposte più tempestive, organizzate ed efficaci al coronavirus.
Una popolarità da rock star
Ma, il primato femminile nel campo della politica non si limita alla gestione della pandemia. Lo si è visto in Perù, un paese spesso trascurato dalle cronache internazionali, dove il ministro delle finanze, Maria Antonieta Alva, ha raggiunto in poco tempo una notorietà degna di una rock star.
Con un master in pubblica amministrazione presso l’Università di Harvard (Stati Uniti), la 35enne ministro delle finanze del Perù dallo scorso ottobre, non ha perso tempo da quando è scoppiata la crisi. Ha lanciato un ambizioso programma di stimolo del 12% circa del PIL, volto a sostenere le famiglie e le imprese più vulnerabili del paese.
Un leader che parla in modo chiaro e onesto
Maria Antonieta Alva, ma tutti la chiamano Toni, ha spiegato in modo chiaro e onesto la necessità di accelerare l’attuazione di determinate politiche o l’enorme disparità esistente nell’accesso alle cure sanitarie. Inoltre, nel bel mezzo della pandemia, è riuscita a creare consenso per un’ampia gamma di misure e ha mantenuto una politica di prudenza fiscale.
In Perù la crisi si annuncia feroce. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) il PIL nazionale scenderà di oltre il 4,5% quest’anno. Ma alcuni economisti prevedono un calo di almeno il doppio, oltre ad una disoccupazione di massa. Ecco perché c’è chi pensa che la popolarità della giovane ministra sarà di breve durata.
Comunque vada la carriera politica di Maria Antonieta Alva, che qualcuno vede a capo del paese dopo le elezioni generali del prossimo anno, l’empatia che trasmette questa leader sembra arrivare da un universo alternativo rispetto a quello a cui siamo abituati. Come le altre sue colleghe al comando di altri paesi, ha mostrato di comprendere a fondo lo spavento delle persone, richiamando però ad una responsabilità autentica e non di facciata.
Guardando a questi esempi, è naturale pensare che il modello femminile di far politica e di occuparsi della cosa pubblica possa essere intrinsecamente vincente. Una maggior leadership femminile ci regalerebbe forse un mondo migliore?
METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED