E se le commodity diventano beni di lusso? Ecco cosa accadrebbe
Cosa succede quando dei beni essenziali diventano beni di lusso? Gli esperti tracciano gli scenari che potrebbero aspettarci nei prossimi anni.
Tutte le ultime notizie dai mercati delle commodities, dei metalli, dell’energia e delle aziende operanti nei settori dell’economia reale.
Cosa succede quando dei beni essenziali diventano beni di lusso? Gli esperti tracciano gli scenari che potrebbero aspettarci nei prossimi anni.
In Cina, la forte domanda da parte dei settori dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili ha contribuito ad aumentare la domanda di alluminio.
Il mercato dello zinco è in eccesso di offerta, nonostante i livelli delle scorte LME sia basso. Ma dove è finito il metallo di borsa?
Diverse acciaierie europee stanno effettuando interventi di manutenzione fuori stagione. La parola d’ordine è “tagliare la produzione”.
Anche i grandi trader internazionale di metalli stanno attraversando un brutto momento poiché il mercato non è né abbastanza forte né abbastanza debole da creare opportunità di trading redditizie.
Le associazioni cinesi e russe del settore dell’alluminio hanno firmato un accordo per approfondire i legami e per cooperare maggiormente lungo tutta la catena delle forniture.
Il 1° ottobre 2023 è entrato in vigore in fase transitoria il meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio (CBAM).
I prezzi europei degli HRC diminuiscono a causa della necessità dei produttori di acciaio di riempire il portafoglio ordini.
I prezzi del rame sono partiti forti a inizio 2023 ma sono crollati a metà anno a causa dell’economia cinese. Poi si sono ripresi nonostante le previsioni di mercato contrastanti.
Le banche centrali hanno acquistato 77 tonnellate di oro nel corso del mese di agosto, aiutando il metallo prezioso a resistere all’aumento dei rendimenti obbligazionari.
La speculazione che Citi sta effettuando sul mercato dell’alluminio è un’ulteriore dimostrazione che il mercato si trova in eccesso di offerta.
La situazione nello stabilimento di Taranto resta difficile e il nostro governo ne è totalmente consapevole. La partita tra ArcelorMittal e governo italiano sembra a un punto morto.
La multinazionale norvegese dell’alluminio si aspetta un boom della domanda (+20% all’anno) per i suoi prodotti “verdi”.
Pagare o non pagare un premio per l’acciaio verde? La questione assumerà un’importanza sempre maggiore nei prossimi anni.
La domanda cinese di molte delle principali materie prime è cresciuta quest’anno a “tassi robusti”. Un recente report di Goldman Sachs getta un po’ di ottimismo sulla vacillante crescita economica della Cina.
Nel suo consueto report mensile Assofermet fotografa il mercato nazionale e internazionale dei rottami ferrosi.
Glencore potrebbe decidere di realizzare altrove il polo del riciclo previsto a Portovesme, a causa del rifiuto della Regione Sardegna circa la procedura di approvazione accelerata.
Lo spread degli HRC in Europa è schiacciato ai minimi di tre anni, mentre le previsioni per i prossimi mesi indicano un’ulteriore contrazione.
Mentre il Parlamento Europeo si accinge ad aggiungere l’alluminio alla lista delle materie prime strategiche, l’industria tedesca è in crisi nera.
In tutta Europa gli acquirenti stanno spingendo per ottenere prezzi più bassi per le lamiere grosse, mentre le acciaierie cercano di resistere.
Quando e come la domanda indiana trascinerà verso l’alto i prezzi dell’alluminio? Un’analisi dei fattori in gioco e le previsioni per i prossimi anni.
I piccoli depositi di rottami sopravvivranno al consolidamento di mercato in corso? Un’analisi di come sta evolvendo il mercato europeo del riciclo.
Secondo gli analisti, i prezzi dei prodotti piani nella UE potrebbero aumentare di 150 euro entro il 2030 a causa dell’introduzione del CBAM.
L’impianto di ArcelorMittal a Brema verrà chiuso per 2 mesi per manutenzione, complice il momento di scarsa domanda sul mercato dell’acciaio.
Le scorte di rame nei magazzini LME hanno raggiunto il livello più alto da maggio 2022, mentre i prezzi si stanno avvicinando a 8.000 dollari per tonnellata.
La domanda di rame del più grande consumatore mondiale sta rallentando in un periodo dell’anno in cui solitamente cresce.
Dal primo ottobre entreranno in vigore le nuove quote di importazione e il mercato si aspetta acciaio asiatico a prezzi più bassi. Tuttavia, sull’import incombe l’incertezza sulla nuova normativa contro il materiale di origine russa.
Gli europei hanno ridotto gli acquisti di alluminio dalla Russia nel corso di quest’anno, ma non possono fare a meno di comprarne.
La Russia è il più grande produttore mondiale di diamanti grezzi e i paesi del G7 rappresentano attualmente il 70% del mercato di consumo. In esclusiva, tutti i dettagli sulle nuove sanzioni…
Il prezzo per diventare green? Salvata l’acciaieria inglese di Port Talbot, ma persi 3mila posti di lavoro.