Il conflitto in Medio Oriente fa correre gli investitori verso l’oro

Gli investitori stanno correndo verso beni rifugio come l’oro e l’argento, in mezzo ai conflitti geopolitici che si stanno estendendo anche al Medio Oriente.

Il livello di incertezza e di rischio sta crescendo sui mercati internazionali. Quello che sta accadendo in Palestina, con l’esercito israeliano in guerra con Hamas ma senza alcuna pietà per la popolazione civile, potrebbe aprire scenari da incubo, quali il coinvolgimento di altri paesi arabi nel conflitto.

Come sempre avviene durante i periodi geopolitici più complicati, gli investitori corrono verso beni rifugio come i metalli preziosi. Perciò la domanda di oro, ma anche argento, è bruscamente aumentata.

Oro, dollaro e petrolio, tre destini interconnessi

Non va dimenticato che dollaro, oro e petrolio sono interconnessi tra loro. Un dollaro più forte rende l’oro e il petrolio più costosi per gli investitori non americani, con la conseguenza che può portare a un calo dei loro prezzi. Anche l’aumento dei tassi di interesse può rendere l’oro e il petrolio meno attraenti, poiché gli investitori possono ottenere un rendimento più elevato sul proprio denaro investendo in obbligazioni e in altri asset a reddito fisso. Al contrario, un dollaro più debole rende l’oro e il petrolio più attraenti, così come il calo dei tassi di interesse.

Ciò detto, i recenti eventi in Medio Oriente hanno impattato significativamente sugli asset finanziari in tutti i mercati, con un forte aumento del prezzo dell’oro e del petrolio, a dimostrazione che la guerra è la forza trainante più importante per i metalli preziosi. Oggi, 30 ottobre, il metallo giallo vale 1.996 dollari per oncia.

Incertezza ovunque e comunque

Ma, anche in questi momenti in cui i prezzi dell’oro sembrano diretti con forza verso l’alto, è meglio ricordare che il fattore che sta caratterizzando i mercati è l’incertezza, a causa dei rischi inflazionistici, dei conflitti geopolitici, delle tensioni sull’offerta e per la debolezza dell’economia nei mercati emergenti.

Tutto questo per dire che nel breve termine sia le prospettive del dollaro che degli eventi geopolitici rimangono incerte. I prezzi dell’oro verranno schiacciati verso il basso da un dollaro che dovesse rafforzarsi, ma verranno anche spinti verso l’alto se la situazione in Medio Oriente degenerasse. Per i prezzi del metallo giallo le prossime settimane saranno come una corsa ad ostacoli!

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