Da novembre i ribelli Houthi hanno attaccato navi commerciali più di 20 volte utilizzando vari metodi e le principali compagnie di navigazione, come Maersk e Hapag Lloyd, stanno evitando le rotte del Mar Rosso e del Canale di Suez per motivi di sicurezza.
Secondo Goldman Sachs le interruzioni di queste rotte potrebbero portare a raddoppiare i prezzi del petrolio. Un importante manager della banca d’investimento americano ha detto in un’intervista a CNBC: “Il Mar Rosso è una via di transito e in caso di interruzioni prolungate, il petrolio può costare tre o quattro dollari in più. Tuttavia, se si verificasse un’interruzione nello Stretto di Hormuz per un mese, i prezzi del petrolio aumenterebbero del 20% e potrebbero addirittura raddoppiare se l’interruzione durasse più a lungo”.
Quando gli attacchi Houthi sono cominciati, i prezzi del petrolio hanno registrato lievi aumenti e la volatilità è rimasta in gran parte contenuta a causa della debole congiuntura del mercato globale.
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