Nella moltitudine di dati che ormai avvolgono la nostra vita, anche gli indici fanno la loro parte. E tra i tanti indici non poteva certo mancare l’indice di democrazia.
Redatto annualmente dall’Economist Intelligence Unit, il Democracy Index assegna un punteggio ai paesi di tutto il mondo, basandosi sul processo elettorale di una nazione, sulle libertà civili, sulle funzioni governative, sulla partecipazione e la cultura politica.
Sulla base di di questo punteggio ogni paese entra a far parte in una delle seguenti quattro categorie: regime autoritario, regime ibrido, democrazia imperfetta o democrazia piena.
Da regime autoritario a democrazia piena
Tra i regimi autoritari ci sono quelle nazioni dove avvengono frequenti
violazioni delle libertà civili, con elezioni truccate e una censura dilagante. Un po’ meglio i regimi ibridi, dove però si verificano frodi elettorali, con una corruzione diffusa, una bassa partecipazione politica e con le opposizioni che soffrono una costante repressione.
Un salto in avanti sono le democrazie imperfette (tra cui c’è anche l’Italia), paesi dove le elezioni non sono truccate, ma la partecipazione e la cultura politica sono poco sviluppate, con alcuni problemi minori nelle libertà civili e nelle funzioni di governo. Infine, le democrazie piene, dove ci sono complete libertà politiche, esistono controlli ed equilibri del potere politico e i mezzi d’informazione sono variegati.
Ciò detto, ecco una panoramica dei quattro blocchi, con l’esempio di alcuni paesi (dati 2019).
REGIME AUTORITARIO
Cina
Corea del Nord
Emirati Arabi Uniti
Vietnam
Venezuela
Iran
DEMOCRAZIA IMPERFETTA
Italia
Brasile
India
Stati Uniti
Ungheria
Thailandia
REGIME IBRIDO
Kenya
Pakistan
Turchia
Indonesia
Albania
Libano
DEMOCRAZIA PIENA
Spagna
Australia
Canada
Norvegia
Uruguay
Germania
Due tonfi clamorosi
Da questa nuova edizione dell’indice viene confermato lo scivolone verso il basso di due importanti paesi: gli Stati Uniti e il Venezuela.
Gli Stati Uniti, una delle più antiche democrazie del mondo, è stato declassato da democrazia piena a democrazia imperfetta a partire dal 2016, uno status da cui non riesce a riprendersi.
Il Venezuela è invece caduto tra i regimi autoritari nel 2017 e non sembra le cose possano migliorare tanto presto. Tra l’altro, il governo venezuelano ha utilizzato la pandemia di COVID-19 come scusa per reprimere qualsiasi dissenso.
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