Il turismo del sonno, la nuova tendenza per ringiovanire

Il turismo del sonno sta crescendo in popolarità da diversi anni e il settore alberghiero sta progettando soluzioni creative e innovative.

Quali sono gli obbiettivi dei milioni di turisti che invadono le località di tutto il mondo come formiche impazzite? Divertirsi e riposarsi. I più giovani polarizzati sul divertimento, tutti gli altri alla ricerca di riposo e relax.

Non sorprende quindi che una delle tendenze emergenti sia proprio il turismo del sonno, una vacanza non convenzionale per cercare di migliorare le abitudini del sonno. Negli hotel e nei resort di tutto il mondo stanno crescendo le offerte di soggiorni incentrati sul sonno.

Il benessere fisico e mentale passa dal buon sonno

Anche in questo settore è stata la pandemia di COVID-19 a rivoluzionare le abitudini di molte persone, che hanno cominciato a soffrire dei disturbi connessi alla privazione di sonno. A Londra, è stato aperto nel 2020 un hotel incentrato sul sonno (lo Zedwell) che dispone di camere con un sistema innovativo di insonorizzazione, mentre il produttore svedese di letti Hastens ha creato il primo Hästens Sleep Spa Hotel al mondo, un boutique hotel di 15 camere a Coimbra (Portogallo).

L’industria del turismo sta assecondando una tendenza sempre più forte e cioè la consapevolezza collettiva di quanto sia importante il benessere fisico e mentale. D’altronde, dormire è un aspetto importante della nostra vita e la mancanza di sonno può causare molti problemi di salute, sia fisica che mentale.

Secondo dottori e psicologi, durante gli anni del COVID-19 c’è stata una maggiore attenzione al sonno, probabilmente perché molte persone hanno hanno sofferto d’insonnia o problemi connessi con una cattiva qualità del sonno. Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine ha evidenziato che il 40% delle oltre 2.500 persone che hanno partecipato ha riportato una riduzione della qualità del sonno dall’inizio della pandemia.

L’alchimia del dormire

Fino ad oggi il settore alberghiero si è concentrata principalmente su cose che in realtà riducono il sonno degli ospiti, dall’intrattenimento notturno alle escursioni e attrazioni.

Ma alcuni pionieri hanno intravisto un’opportunità, tanto che il Park Hyatt (a New York) ha aperto la Bryte Restorative Sleep Suite, una suite di quasi 90 metri quadrati con molteplici servizi per migliorare il sonno. Così come il Rosewood Hotels & Resorts, che ha recentemente lanciato una serie di offerte chiamata Alchemy of Sleep per promuovere il buon dormire. Anche la catena di hotel di lusso Six Senses offre tutta una serie di programmi dedicati al sonno, che vanno da tre a sette giorni in un alcuni lussuosi resort proprietà.

Una vacanza che ringiovanisce

Naturalmente, nasce il dubbio che brevi esperienze turistiche incentrate sul sonno possano effettivamente avere un impatto a lungo termine sul sonno di una persona. E qui entra in gioco la scienza, come nel caso del Mandarin Oriental di Ginevra che, in collaborazione con una clinica medica privata del sonno in Svizzera (CENAS), ha creato un programma di tre giorni che studia i modelli di sonno degli ospiti al fine di identificare potenziali disturbi del dormire.

Ci sono innumerevoli strade che turismo e scienza del sonno potrebbero esplorare e, nei prossimi anni potremo assistere a soluzioni creative e innovative. Sempre più persone potrebbero venire attratte da una vacanza che ringiovanisce e che lascia in regalo qualche anno di meno di quando è cominciata.

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