Dove è ambientata la Gioconda? Rivelata la città sullo sfondo del celebre dipinto

Una geologa americana sostiene di aver individuato l’ambientazione del dipinto più famoso di Leonardo da Vinci.

Uno dei quadri più famosi del mondo, la Gioconda, è ancora intriso di misteri irrisolti. Chi è la figura che Leonardo da Vinci ha ritratto? Cosa provoca la sua espressione sconcertante ed enigmatica? Dove è stato dipinto e ambientato?

Ora, secondo una geologa e storica dell’arte americana, uno di questi misteri è stato svelato. Il dipinto della Mona Lisa è ambientato sulla sponda sud-orientale del Lago di Como. La conclusione è il risultato di una deduzione geologica basata sullo sfondo del dipinto.

Leonardo stesso scrive di essere stato a Lecco per lavorare come ingegnere

D’altronde, Leonardo stesso menziona nei suoi appunti di essere stato a Lecco, lavorando come ingegnere. Fu allora che, secondo la geologa americana, produsse degli schizzi geologici sul campo: un disegno a matita rossa di una catena montuosa vicino a Lecco, attualmente in possesso della Collezione Reale di Windsor, a Londra.

Guardando sullo sfondo della Gioconda, si notano dei pinnacoli, un tipo di erosione che si verifica nel calcare che presenta fratture e si spezza in blocchi, quasi a dente di sega Un calcare che esiste a Lecco. Le montagne sullo sfondo del dipinto hanno chiaramente questo motivo a dente di sega.

Anche lo specchio d’acqua dietro alla Mona Lisa ha caratteristiche geologiche particolari e cioè sembra essere un lago glaciale subalpino risalente a circa 10.000 anni fa. Si tratta di un lago glaciale con una forma particolare, come le dita di una mano, caratteristica di un ghiacciaio che si è spostato, spazzando via alcuni pezzi di terreno. Tutti elementi che coincidono con quelli del Lago di Como.

Il punto di vista geologico sullo sfondo della Mona Lisa sembra convincente

Queste osservazioni geologiche sono più convincenti di alcune precedenti, che avevano cercato di scoprire l’ambientazione del dipinto in base ad altri elementi presenti, un ponte per esempio, che però potrebbero essere scomparsi o cambiati con il passare del tempo.

Queste conclusioni sono un interessante caso di un approccio interdisciplinare alla storia dell’arte. Per quanto possa sembrare azzardato abbinare storia dell’arte e geologia, è indubbio che, almeno in questo caso, è un arricchimento dell’esperienza visiva dell’opera di Leonardo.

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