Ricordate ancora la Veyron, un’auto così costosa e così diversa da tutte le altre da rimanere scolpita per sempre nella memoria di qualsiasi appassionato di auto sportive?
Dopo di lei sembrava sarebbe stato impossibile innamorarsi di un’autovettura. Ma quando la Bugatti ha dato alla luce la Chiron, non è rimasto che ricredersi. Un’automobile fuori da ogni schema automobilistico e che lasciava a bocca aperta chi si trovava a passeggiare per le strade di Montecarlo, vedendola sfrecciare.
Certo che, chiamare auto una di queste supercar, è come chiamare patatine fritte un “Tuorlo d’uovo marinato” dello chef Carlo Cracco. Infatti, le persone usano le auto come mezzo di trasporto e Chiron o Divo, l’ultima creatura della Bugatti, sono opere d’arte su quattro ruote, non certo comuni mezzi per il trasporto. Un po’ come chi compra un orologio da polso di Patek Philippe in edizione limitata, che non lo fa certo per conoscere l’ora.
40 esemplari, tutti venduti
Tanto più che la Divo non è acquistabile da chiunque, visto che costa quasi 6 milioni di dollari (5,8 per la precisione).
Bugatti ha annunciato che ne produrrà soltanto 40 esemplari, tutte prenotate da quando è stata presentata la versione concept. Per chi non è tra i 40 fortunati proprietari, non rimane che sperare di vederne una per le strade di Dubai, di Montecarlo o di Bandar Seri Begawan (la capitale del Brunei). Infatti, uno dei 40 esemplari è per il Sultano del Brunei che ha una convenzione speciale con la Bugatti: ad ogni nuova supercar prodotta, un esemplare è automaticamente suo.
Con il motore W16 da otto litri, quadriturbo e con 1.500 CV di potenza, la Divo scatta da zero a 100 chilometri in 2,4 secondi. Nonostante la potenza sia la stessa della Chiron, la velocità massima della Divo è stata limitata a 383 chilometri orari. Se la Chiron era stata progettata pensando alla velocità (è l’auto più veloce del mondo), la Divo è stata creata pensando alla manovrabilità.
Perchè quest’ultima supercar si chiama Divo? Il nome è quello del leggendario pilota francese Albert Divo, che corse diverse gare automobilistiche negli anni ’20 e ’30.
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