La Mille Miglia del 1957: l’epilogo di un’epopea dell’automobilismo

La Mille Miglia del 1957 sembrava ormai finita quando un drammatico incidente provocò la morte di 2 piloti e 9 spettatori, mettendo la parola fine ad una delle corse automobilistiche più leggendarie della storia.

Il 1957 segnò l’apice e il crepuscolo della Mille Miglia, una corsa che aveva incantato l’Italia e il mondo con la sua audacia e il suo fascino.

Quell’anno, la competizione si svolse sotto i migliori auspici: nessun incidente grave aveva macchiato il percorso, il clima era stato clemente e le folle, come sempre, avevano affollato le strade in festa. L’entusiasmo raggiunse l’apice con l’acclamazione di Piero Taruffi, il veterano cinquantenne che aveva conquistato l’ambita vittoria a bordo della sua magnifica Ferrari dodici cilindri n°535. Ma l’eco dei festeggiamenti sarebbe stato presto soffocato da una tragedia inaspettata.

Il drammatico incidente di Guidizzolo

La notizia di un disastro a Guidizzolo, a soli quaranta chilometri dal traguardo di Brescia, si diffuse con la rapidità e la fatalità di un colpo di scena tragico. La Ferrari guidata da Alfonso “Fo” De Portago, con Edmond Nelson come copilota, aveva perso il controllo a causa dello scoppio della gomma anteriore sinistra, schiantandosi a velocità folle contro gli spettatori. L’incidente non lasciò scampo a De Portago e Nelson, né a 9 innocenti tra la folla. Il dolore e lo sconforto si dipinsero sui volti dei presenti, trasformando la celebrazione in un lutto collettivo.

Alfonso De Portago era più di un pilota; era un’avventura vivente, un aristocratico spagnolo le cui radici affondavano nella storia. La sua vita era stata una ricerca incessante di sfide, dalle piste ghiacciate di bob alle corse di cavalli, dal tennis al polo. La sua passione per l’automobilismo lo aveva portato a competere con la Ferrari, accanto a leggende come Fangio. Il 1957 doveva essere l’anno della sua consacrazione; invece, divenne il teatro del suo tragico epilogo.

Vietata per sempre

La morte di De Portago non fu solo una perdita personale; segnò infatti il termine di un’era per la Mille Miglia. L’incidente scatenò un’ondata di polemiche contro le competizioni automobilistiche su strada, culminando in richieste di divieti e restrizioni. La tragedia di Guidizzolo ebbe l’effetto di un verdetto inappellabile sul destino della Mille Miglia: quella che era stata una celebrazione dell’automobilismo divenne un ricordo lontano, un capitolo glorioso ma irrevocabilmente concluso della storia sportiva italiana.

Nonostante gli sforzi degli appassionati di mantenere vivo lo spirito della corsa, la Mille Miglia originale rimane un evento irripetibile, simbolo di un’epoca in cui il coraggio e la passione sfidavano i limiti del possibile. Il 1957 chiuse definitivamente questa epoca, lasciando nell’immaginario collettivo il ricordo di una corsa leggendaria, la cui eco risuona ancora tra le strade e i cuori degli appassionati.

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