I 10 peggiori dittatori del mondo

Anche se il numero dei dittatori nel mondo è in declino, ci sono ancora milioni di persone che vivono sotto regimi dittatoriali che li privano di ogni diritto politico e libertà civile.

Se chiedete a qualcuno di nominare un dittatore, con ogni probabilità, otterrete una di queste due risposte: Adolf Hitler o Stalin.

Tuttavia, se fate la stessa domanda riferita a dittatori ancora in carica, noterete una certa confusione se non addirittura una completa disinformazione. Forse perché quando un dittatore è in vita fa di tutto per tenere nascoste le proprie malefatte o perché l’opinione pubblica mondiale non è troppo interessata alle vicende di paesi considerati minori.

Comunque sia, anche se Hitler e Stalin sono morti, i dittatori attualmente in vita non sono da meno in termini di atrocità, crudeltà e sofferenze che impongono alle popolazioni sotto il loro controllo. Un esempio? Date un’occhiata a cosa succede in Guinea Equatoriale, un paese di cui la maggior parte delle persone ignora l’esistenza, dove gli oppositori politici vengono uccisi e, letteralmente, mangiati da Teodoro Obiang Nguema, al potere dal 1979.

Mentre chi vive in libertà nei paesi occidentali non ha mai sperimentato cosa significhi vivere sotto il potere di un feroce dittatore, milioni di persone sono ancora sotto il controllo di dittatori brutali e sottoposte a regimi repressivi, in costante violazione dei diritti umani fondamentali.

Qui di seguito potrete trovare i 10 peggiori dittatori del mondo, ancora in vita e saldamente al potere.

1

TEODORO OBIANG NGUEMA (Guinea Equatoriale)

Tristemente noto per atti di cannibalismo verso i suoi nemici, ha conquistato il potere con un colpo di stato militare per destituire lo zio, un altro sanguinario dittatore. Il regime di Nguema  è uno più violenti e duri che esistano e, mentre la popolazione vive in condizioni di estrema povertà, lui e le persone che lo circondano vivono nel lusso. Si dice che mangi le carni dei suoi nemici perché crede che, così facendo, possa ottenerne anche la forza.

2

ROBERT MUGABE (Zimbabwe)

È stato il primo e unico presidente dello Zimbabwe dal 1987 ad oggi. Per oltre tre decenni ha governato il paese con un pugno di ferro corrotto e razzista. Lo Zimbabwe è un paese in bancarotta e pieno di debiti, con milioni di persone che soffrono la fame e in endemica povertà. Mugabe è ritenuto il responsabile del un genocidio di 20.000 persone nel Matabeleland.

3

OMAR AL BASHIR (Sudan)

È diventato Presidente del Sudan nel 1989 dopo un colpo di stato militare incruento. Ma negli anni seguenti si è dimostrato un dittatore feroce e sanguinario. Ha messo fuori legge parlamento, partiti e sindacati, attuando la legge della sharia. Sulla sua testa pende un mandato di cattura internazionale dell’ONU.

4

ISAIAS AFEWERKI (Eritrea)

Questo paese africano è uno dei più chiusi e repressi di tutta l’Africa e, in termini di rispetto dei diritti umani, è assai peggiore di paesi come la Corea del Nord. Una condizione dovuta al suo primo e unico presidente fino ad oggi, Isaias Afewerki, che ha imposto un regime totalitario a base di esecuzioni extragiudiziali, torture, stupri e detenzione a vita nei campi di lavoro forzato. I media non hanno nessuna libertà, mentre la gente vive in condizioni di estrema povertà, con i generi di prima necessità quasi del tutto scomparsi. Le Nazioni Unite hanno accusato il presidente-dittatore di crimini contro l’umanità.

5

RE MSWATI III (Swaziland)

È il monarca assoluto del Regno dello Swaziland, un paese nel sud dell’Africa. Dopo aver ereditato la corona a 14 anni, fino a 18 anni è stato aiutato dalla madre nel governare il paese. Da allora ha sottoposto la popolazione ad un regime di violenta repressione e, mentre il paese vive nella povertà, lui mantiene uno stile di vita sontuoso. La nazione ha uno dei più alti tassi di HIV/AIDS del mondo e il sovrano, per combatterlo, ha imposto il divieto per le donne sotto i 18 anni di avere rapporti sessuali. Divieto che non ha riguardato lui e le sue 14 mogli, tutte minorenni al momento del matrimonio.

6

KIM JONG-UN (Corea del Nord)

Si fa chiamare “leader supremo” e ha ereditato il potere dal padre, Kim Jong il, dittatore altrettanto feroce. Kim Jong-Un non solo tiranneggia il suo popolo, violando sistematicamente i diritti umani, ma prosegue nel suo disegno di diventare una minaccia nucleare per il mondo.

7

BASHAR AL ASSAD (Siria)

Negli ultimi anni è stato sotto i riflettori internazionali a causa della guerra civile in corso nel paese. Il suo regime è caratterizzato dall’uso della forza bruta per reprimere qualsiasi protesta, da un’estrema insensibilità razziale e religiosa e, secondo alcuni, da crimini di guerra. La Francia e le Nazioni Unite lo stanno indagando per crimini di guerra e per crimini contro l’umanità.

8

ISLAM KARIMOV (Uzbekistan)

Dalla caduta dell’Unione Sovietica nel 1991, Islam Karimov è stato il primo e unico presidente dell’Uzbekistan. Le violazioni dei diritti umani nel paese sono all’ordine del giorno e, oltre alle torture, ai massacri, agli stupri e alla corruzione, si stima che siano detenuti più di diecimila avversari politici del tiranno.

9

ALEKSANDR LUKASHENKO (Bielorussia)

Considerato l’ultimo dittatore d’Europa, è al potere dal 1994 e da allora ha fatto di tutto per azzerare ogni forma democratica nel paese. Gli oppositori politici sono stati messi a tacere e i media imbavagliati. Le sue relazioni con i paesi occidentali, soprattutto con gli Stati Uniti, sono state e continuano ad essere molto tese.

10

RAUL CASTRO (Cuba)

Succeduto al potere poiché il fratello Fidel era troppo vecchio, ha mantenuto lo stesso stile repressivo del suo predecessore: scarsa libertà dei media e allontanamento, o incarceramento, degli oppositori politici. Raul Castro ha dichiarato che non si candiderà alle elezioni previste per il 2018.

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED