Zone pericolose: i viaggi da evitare nel 2019

Perché cacciarsi nei guai in qualche paese sconosciuto, rischiando conseguenze drammatiche? I turisti qualche volta dimenticano che, in molti paesi del mondo, il pericolo è sempre in agguato…

A moltissima gente piace viaggiare.

Scoprire posti nuovi, incontrare nuove persone e sperimentare nuove culture può essere eccitante, stimolante, elettrizzante e mozzafiato. Certo, qualche volta richiede uno sforzo per uscire dalla propria comfort zone, ma ne vale la pena.

Naturalmente, l’esperienza di viaggiare passa anche attraverso qualcosa che può andare storto: un autobus in panne in una remota foresta pluviale del Messico o una compagnia aerea che perde i bagagli per una settimana di vacanza a Londra. Esperienze che possono insegnare molto su cosa è la pazienza.

Nel posto sbagliato, nel momento sbagliato

Tuttavia, è meglio non dimenticare che un viaggio può anche essere pericoloso, specialmente se ti trovi nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Ecco perché non è mai troppo mantenersi informati sulle zone più pericolose, per poterle evitare.

Diamo perciò uno sguardo alle zone più pericolose del mondo (nel 2019), magari per cambiare destinazione, mantenendo intatta l’euforia di viaggiare, ma senza correre troppi rischi.

  • SOMALIA – L’abuso fisico in questo paese è dilagante. Ci sono anche delle “scuole” utilizzate come “strutture di riabilitazione culturale“, dove tenere le persone contro la loro volontà.
  • MALI – Gruppi terroristici e bande criminali prendono di mira locali notturni, alberghi, ristoranti e altri luoghi frequentati dai visitatori stranieri per attacchi e rapimenti.
  • REPUBBLICA CENTROAFRICANA – Da queste parti, i rapimenti e gli omicidi di civili sono comuni. Naturalmente, i turisti sono quelli che rischiano di più.
  • SUD SUDAN – Gli scontri politici ed i combattimenti etnici sono così frequenti che sono stati uccisi anche alcuni giornalisti.
  • LIBIA – Anche in Libia il rapimento a scopo di riscatto è una cosa abbastanza comune. Il rischio riguarda soprattutto cittadini e funzionari governativi occidentali.
  • MESSICO (stati di Michoacán, Tamaulipas, Sinaloa e Guerrero) – Questi stati messicani soffrono di crimini violenti diffusi, che includono omicidi, sequestri di persona, sequestro di auto e rapine.
  • GUATEMALA, HONDURAS e SAN SALVADOR – L’applicazione arbitraria della legge, in un buona parte dell’America Centrale, ha portato ad un alto livello di crimini violenti. Di certo, in questi paesi, è meglio non uscire dalle zone dedicate ai turisti.
  • VENEZUELA – Il paese ha alti tassi di criminalità violenta, infrastrutture sanitarie scadenti e, a causa dei disordini politici degli ultimi tempi, gli arresti e le detenzioni sono spesso arbitrari. Inoltre, c’è carenza di cibo, forniture mediche, acqua ed elettricità.
  • BRASILE (aree al confine con Venezuela, Perù, Colombia e Bolivia) – Anche se non così pericoloso come i precedenti, in Brasile il crimine può essere un grosso problema. Naturalmente, è meglio stare alla larga dalle favelas, soprattutto nelle metropoli.
  • COLOMBIA – Il paese è ancora affetto da un’alta criminalità e dal terrorismo. Da evitare assolutamente le zone di Arauca, Cauca, Choco, Narino e Norte de Santander. Sono invece sicure Popayan, Nuqui e Cucuta.
  • SIRIA, AFGHANISTAN e IRAQ – Paesi in guerra o appena usciti da conflitti sanguinosi come Siria, Afghanistan o Iraq non sono assolutamente posti per turisti. Bombardamenti, attentati dinamitardi e conflitti a fuoco li rendono pericolosi anche per i militari professionisti.
  • COREA DEL NORD – L’enorme continente asiatico offre infinite possibilità di viaggio. Ma tra i pochi paesi asiatici che sono decisamente sconsigliati c’è la Corea del Nord.

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