Vivere da espatriato a Kuala Lumpur

Kuala Lumpur è nota nel mondo per le sue Torri Petronas ma, in realtà, è anche un’ottima città per tutti quegli espatriati che amano l’Asia.

Kuala Lumpur è una delle città più vivibili del Sud-Est asiatico.

Sceglierla per stabilirvi le proprie basi come espatriato, è una scelta che difficilmente si rimpiange. Anche se qualcuno dice che la Malesia è diventata un paese costoso in cui vivere, la realtà è che si può condurre una vita relativamente a buon mercato per gli standard occidentali.

L’Asia sarà il centro del mondo del XXI secolo e, per chi vuole far parte della tumultuosa crescita di questo continente, vivere a Kuala Lumpur è una cosa emozionante. Cultura esotica, cibi fantastici e persone interessanti… tutto sembra essere lontano dal mondo occidentale. Ma trovare il luogo ideale per vivere in Asia non è per nulla semplice.

Innanzitutto, alcuni paesi nell’area del sud-est asiatico sono flagellati periodicamente da catastrofi naturali (Vietnam e Filippine). Altri, non amano gli stranieri, se non per i loro bancomat e, di fatto, impediscono qualsiasi forma di integrazione e di investimento (Thailandia e Myanmar). Infine, esiste la difficoltà di imparare la lingua, senza la quale le barriere all’integrazione diventano insormontabili (Cambogia e Laos).

Facile integrazione e buona qualità di vita

Kuala Lumpur, invece, è una delle città migliori dell’Asia in termini di possibilità di integrazione e di qualità di vita, per chi non vuole spendere una fortuna. Pur non potendo competere con città come Singapore e Hong Kong, offre molto agli espatriati che non possono spendere 5.000 euro al mese, ma che non vogliono neanche vivere in qualche topaia o troppo lontani dagli standard di vita occidentali.

A Kuala Lumpur, gli appartamenti al disotto dei 1.000 dollari al mese sono generalmente più grandi che non in città come Bangkok, così come i prezzi per acquistarli sono di solito più convenienti. Tuttavia, il discorso sul mercato immobiliare malese è assai più complicato di come possa sembrare a prima vista e ce ne occuperemo in un altra occasione.

Per certi versi, la capitale della Malesia non è troppo lontana dalle metropoli occidentali. Con i suoi grattacieli da record, tra cui le Petronas Towers che simboleggiano la prepotente voglia di modernità di un paese in cui l’adesione alla religione islamica è ancora preponderante, Kuala Lumpur è un vero e proprio melting pot. Oltre alla popolazione locale malese, c’è la popolazione cinese, indiana, mediorientale e quella degli espatriati occidentali.

Mussulmana ma non troppo

Considerarla però una città mussulmana è un azzardo, dal momento che ogni fine settimana i night-club, i bar, i ristoranti e i locali per il divertimento si riempiono di gente. Di mussulmano c’è solo il prezzo dell’alcol, un po’ più costoso rispetto agli altri generi di consumo.

Muoversi a Kuala Lumpur è facile, grazie ad una relativamente vasta rete di trasporti pubblici, soprattutto se confrontata ad altre città della regione. Inoltre, è la sede di Air Asia, la compagnia aerea low-cost classificata come la migliore del mondo, con la quale è possibile viaggiare in Asia e Australia a prezzi molto vantaggiosi.

Centri commerciali di lusso (Suria KLCC e Pavilion Mall), aree verdi e una popolazione che, oltre a parlare inglese, vede di buon occhio gli stranieri, sono tutte cose da renderla una città davvero vivibile.

Per molti espatriati in Asia, questa è la città che offre i minori costi a parità di qualità di vita. Dove è possibile trovare un appartamento in una metropoli asiatica, con tutte le comodità secondo gli standard occidentali, a meno di 1.000 dollari al mese?

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