Vivere a Bali: tanti pro e pochi contro nell’isola degli Dei

L’isola più felice del mondo? L’ultimo Paradiso? Decantare un’isola come Bali è fin troppo facile, ma per chi ci vive esistono anche alcuni difetti.

Quando esce qualche nuova classifica o sondaggio sulle destinazioni turistiche più popolari del mondo, potete scommettere anche la camicia che nelle prime posizioni c’è Bali.

Quest’isola indonesiana è una delle destinazioni turistiche preferite da cinesi, giapponesi e australiani che la possono raggiungere in poco tempo, ma non mancano americani, russi, francesi e italiani. Alcuni di loro, sono arrivati a Bali e non se ne sono più andati

Naturalmente, vivere a Bali è completamente diverso dal trascorrerci una vacanza e, anche in questo posto incredibilmente meraviglioso, ci sono aspetti della vita quotidiana che possono essere problematici come andremo a vedere tra poco.

Comunque, come qualcuno dice, quest’isola così diversa da tutte le altre, è forse quello che più si avvicina a quello che nell’immaginario collettivo si pensa sia il Paradiso Terrestre. E vivere nel Paradiso Terrestre è un’esperienza che cambia la vita per sempre e… poi non dite che non vi avevamo avvisati!

I tanti vantaggi di vivere a Bali

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CLIMA. Il tempo a Bali è quasi sempre soleggiato e le temperature sono piacevolmente calde. Durante la stagione delle piogge (da novembre a marzo), ci si può aspettare docce improvvise, ma poi torna il sole altrettanto rapidamente. Probabilmente, uno dei migliori climi del mondo.

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COSTO DELLA VITA. Il costo della vita è decisamente basso, dall’abitazione ai trasporti, dal cibo ai ristoranti. E possibile mangiare con qualche euro a persona e trovare alloggi indipendenti (ville o appartamenti) tra i 500 e i 1.000 dollari al mese.

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POSIZIONE STRATEGICA. Bali si trova nel cuore del sud-est asiatico e la Malesia, Singapore, l’Australia e la Thailandia sono facilmente e rapidamente raggiungibili. Inoltre, l’aeroporto (Denpasar) è servito da molte compagnie low-cost che rendono assai economico raggiungere le principali destinazioni di quest’area dell’Asia.

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CIBO. Il cibo balinese piace molto a quasi tutti gli occidentali, non solo per i suoi sapori ma anche per le sue proprietà salutari. Infatti, la cucina locale fa grande uso di curcuma, ginger, soia, mango, cocco, mangostano e aloe, solo per citare alcuni ingredienti che in occidente sono considerati super-food e venduti a caro prezzo.

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SPIRITUALITÀ. Anche se è difficile capire cosa significhi vivere in un luogo mistico e spirituale come Bali, è possibile immaginare come i 20.000 antichi templi dell’isola, la natura meravigliosa e sempre presente, il magnetismo e l’energia dei vulcani e le cerimonie religiose quasi quotidiane possano creare un’atmosfera che non ha eguali in tutto il mondo. Per chi sceglie di vivere a Ubud, la capitale spirituale e culturale dell’isola, la vita assume spesso un significato molto diverso rispetto a quando viveva in occidente.

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SPIAGGE, TRAMONTI, VULCANI E TEMPLI. La varietà di paesaggi e atmosfere di cui gode chi vive a Bali non ha eguali altrove. Il turista spesso ha una fugace anteprima di cosa significhi tutto questo, ma sono i residenti che possono sfruttare le innumerevoli meravigliose spiagge nascoste in tutta l’isola, oppure perdersi nelle risaie, fermandosi in qualche angolo al tramonto per praticare un po’ di yoga. Inoltre, come ben sanno anche i turisti, le onde di Bali sono considerate tra le più emozionanti del mondo per fare surf.

Ma anche a Bali esistono alcuni svantaggi per chi ci vive

VISTO. Come in quasi tutti i paesi extra-europei, non è possibile risiedere in Indonesia a tempo indefinito e a proprio piacere. È infatti obbligatorio ottenere un visto, spesso da rinnovare mese con mese. Ciò comporta tutta una serie di costi e oneri burocratici che dipendono dal tipo di visto e dalla durata. Purtroppo, non è una cosa né facile né piacevole.

TRAFFICO. Bali è un’isola con una superficie maggiore della Liguria, però senza mezzi pubblici. Gli spostamenti avvengono in auto e soprattutto in motorino e le piccole strade dell’isola sono spesso intasate da un traffico caotico e frenetico. D’altronde, le decine di milioni di turisti che arrivano tutti gli anni a Bali non sono certo invisibili e più passano gli anni e più il traffico rende impossibile la vita dei residenti.

SISTEMA SANITARIO. Anche in Indonesia, per chi ci vive è quasi indispensabile avere un’assicurazione sanitaria che possa garantire un livello di assistenza che il sistema locale non è in grado di offrire. Naturalmente, questo comporta dei costi che, in alcuni casi (chi ha problemi pregressi di salute o è anziano), possono arrivare anche a qualche migliaio di dollari all’anno.

NULLA SARÀ PIÙ COME PRIMA. Avete mai sentito parlare della Sindrome del Vietnam? Era qualcosa che colpiva i veterani americani al ritorno dalla guerra in Vietnam e che non gli permetteva di adattarsi alla vita normale. Qualcosa del genere colpisce anche chi torna a vivere in occidente dopo anni vissuti a Bali: vita e ritmi occidentali si mostrano in tutta la loro vuotezza e inutilità. Scendere dal Paradiso in Terra è qualcosa di maledettamente difficile!

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