Uno Stato dove i cittadini decidono il loro onere fiscale, dove proprietà e diritti individuali sono rispettati e dove il motto nazionale è “vivi e lascia vivere”.
Può sembrare un’utopia, ma questo Stato esiste nella realtà. Si trova lungo le sponde del Danubio, tra Serbia e Croazia, una micro-nazione di 7 chilometri quadrati chiamata Libera Repubblica di Liberland.
È stata creata da Vít Jedlicka, un politico libertario della Repubblica Ceca, su un territorio non rivendicato da nessuna nazione dopo la disgregazione della Jugoslavia. Una cosiddetta “terra di nessuno”, il cui unico residente ha accettato di buon grado il progetto di costruire un nuovo Stato.
Raggiungibile soltanto in auto attraverso chilometri di strade tortuose e polverose, Liberland (nella foto) è una zona isolata di foresta verdeggiante, il cui unico segno di vita è un fatiscente edificio e qualche fagiano.
Vít Jedlicka è il Presidente del paese che ambisce a diventare un paradiso fiscale nel cuore dell’Europa.
L’obbiettivo dei fondatori è di costruire un paese dove le persone oneste possano prosperare senza venire oppresse da governi che rendono la loro vita spiacevole con restrizioni e tasse inutili. Lo Stato migliore del pianeta, mettendo insieme le parti migliori della Costituzione Americana.
Il sistema giuridico incorporerà le buone abitudini di Svizzera, Gran Bretagna ed Estonia. Il governo sarà formato da dieci o venti membri e vi sarà una forza di polizia, nessun esercito e nessuna frontiera.
Il nuovo Stato ha una bandiera giallo, blu e nera. Il giallo che rappresenta la libertà, il blu il fiume Danubio e il nero la resistenza contro i vecchi sistemi. Esisterà una cripto-valuta (come il bitcoin) ufficiale e il debito pubblico sarà vietato per costituzione.
In pochissimo tempo il nuovo micro-stato ha ricevuto 250.000 richieste di cittadinanza da ogni parte del mondo. I potenziali nuovi cittadini offrono le loro competenze in settori come quello dell’energia solare o delle telecomunicazioni, dell’urbanistica o del conio di monete. Molti non vedono l’ora di arrivare a Liberland e di investire in un progetto che sembra impossibile.
A Liberland verranno accettati candidati che rispettino i diritti individuali, le opinioni e la proprietà privata, senza precedenti penali e non aderenti a partiti nazisti o comunisti.
La tassazione sarà facoltativa e i cittadini potranno finanziare soltanto progetti specifici di sviluppo. Il nuovo paradiso fiscale porterà prosperità a tutta la regione grazie al denaro che attirerà da ogni parte del mondo, una specie di Hong Kong dei Balcani.
Anche se nessun paese ha fino ad ora riconosciuto la nuova nazione, il sogno di un grande stato liberale, senza tasse, è solo agli inizi.