Panama rimane nella blacklist dei paradisi fiscali. Le Seychelles ne escono

Le Seychelles, Dominica e Anguilla non sono più nella lista nera dei paradisi fiscali dell’Unione Europea. Panama invece rimane sorvegliato speciale.

Anche il mondo dei paradisi fiscali è in continuo cambiamento e gli ultimi 10 anni hanno visto una vera e propria rivoluzione per il settore. Giurisdizioni considerate inviolabili per quanto riguarda la privacy hanno alzato i veli dei propri segreti mentre altre ne sono nate, soprattutto nel cyberspazio delle criptovalute.

Seychelles, Dominica e Anguilla in lista grigia

Al nuovo quadro dei paradisi fiscali si è recentemente aggiunto un tassello. Infatti, all’inizio di ottobre, i ministri delle finanze dell’Unione Europea (UE) hanno rimosso le Seychelles dalla lista nera dei paradisi fiscali, insieme ad altri due stati: Dominica e Anguilla. Di contro, hanno negato la richiesta di uscire dalla blacklist europea a Panama, anche se il paese ci teneva molto.

La UE ha istituito la blacklist dei paesi considerati come paradisi fiscali nel 2017, per combattere sia l’elusione che l’evasione fiscale. In questa lista nera sono finiti una serie di paesi poco trasparenti e poco collaborativi per quanto riguarda i movimenti di denaro. Da allora però, alcuni stati hanno rivisto le proprie politiche fiscali e finanziarie, ottenendo di uscire dalla blacklist, così come altri se ne sono aggiunti.

Nel caso delle Seychelles, di Dominica e di Anguilla, gli analisti della UE hanno raccomandato la rimozione dalla lista poiché tutte le giurisdizioni hanno accettato di sottoporsi a revisioni dei rispettivi sistemi fiscali. In questo modo questi tre stati sono passati dalla lista nera alla lista grigia, che raccoglie quei paesi che si sono impegnati a fare riforme per la trasparenza fiscale e che, a seconda dell’esito di questi sforzi, passeranno in lista bianca oppure ritorneranno in lista nera.

Panama rimane in lista nera

Come accennato, Panama rimane invece in lista nera e continua ad essere considerato un vero paradiso fiscale. Ciò comporta tutta una serie di controlli più severi sulle transazioni con la UE. Secondo la UE, quello che manca al paese per uscire dalla blacklist è l’impegno ad abolire il FSIE (Foreign Source Income Exemption), cioè il regime di esenzione dal reddito di origine straniera.

Insieme a Panama rimangono in lista nera altri otto paesi: Vanuatu, Isole Vergini americane, Trinidad e Tobago, Samoa, Palau, Guam, Fiji e le Samoa americane.

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