Ingresso nel Regno Unito: il passaporto non basta più per gli europei

Anche i cittadini dell’Unione Europea devono ottenere un’autorizzazione elettronica (ETA) e pagare una tassa per entrare nel Regno Unito, anche solo per turismo o transito.

Che la breve era della globalizzazione per i viaggiatori stia per finire lo hanno capito tutti. Così come il fatto che le lunghe attese e i costi per avere un passaporto non siano sufficienti, in molti casi, per poter spostarsi da un paese all’altro. E proprio in questa tendenza si inserisce la nuova regola entrata in vigore dal 2 aprile 2025 che impone ai cittadini dell’Unione Europea un’ETA (Electronic Travel Authorization) per poter entrare nel Regno Unito. Questo requisito si applica anche a coloro che non necessitano di un visto per viaggiare verso il paese.

Fino a poco tempo fa, noi europei potevano salire su un aereo e presentarci al controllo passaporti una volta atterrati. Da ora in poi, invece, sarà necessario ottenere l’autorizzazione pre-viaggio, attraverso un processo digitale simile all’ESTA statunitense.

Chi ha bisogno della nuova autorizzazione?

L’ETA è richiesta a tutti coloro che non necessitano di un visto ma intendono entrare nel Regno Unito per soggiorni brevi, di durata inferiore ai sei mesi, per turismo, affari, studio a breve termine o determinati impegni lavorativi retribuiti. L’autorizzazione sarà collegata digitalmente al passaporto del richiedente.

Non sarà necessaria, invece, per i cittadini europei già residenti nel Regno Unito.

Anche chi transita semplicemente attraverso il paese, ad esempio facendo scalo in aeroporti come Heathrow, dovrà essere in possesso dell’ETA. In sua assenza, non sarà possibile nemmeno superare i controlli per raggiungere l’area di transito.

Tecnicamente, l’ETA non è un visto, ma un’esenzione da esso. Chi è cittadino di un paese che ha comunque bisogno di un visto per entrare nel Regno Unito, dovrà continuare a farne richiesta secondo le consuete procedure. Tuttavia, per i paesi che non richiedono un visto, l’ETA diventa ora obbligatoria.

Questo nuovo schema si inserisce in un quadro più ampio di reciprocità internazionale in materia di immigrazione, seguendo modelli già adottati da altri stati come gli Stati Uniti.

Come si ottiene l’ETA?

La domanda per ottenere un’ETA può essere effettuata tramite app ufficiale o direttamente online sul sito del governo britannico. Al momento, il costo è di 10 sterline, ma salirà a 16 sterline partire dal 9 aprile 2025.

La procedura richiede di:

  • caricare la foto del passaporto,
  • scansionare il volto tramite la fotocamera,
  • rispondere a domande relative al viaggio.

Tutto deve essere completato in un’unica sessione, della durata media di 20 minuti. Il governo prevede tempi di risposta entro tre giorni, ma avvisa che potrebbero essere necessari tempi più lunghi. È comunque possibile viaggiare mentre si attende l’esito, purché la domanda sia stata presentata prima della partenza.

Validità e condizioni

Una volta approvata, l’ETA avrà validità di due anni e permetterà ingressi multipli. Tuttavia, se durante questo periodo si cambia passaporto, sarà necessario richiederne una nuova. Ogni viaggiatore deve avere la propria ETA, compresi bambini e neonati, ma è possibile presentare la domanda per conto di un’altra persona.

Va ricordato che l’ETA non garantisce l’ingresso nel Regno Unito: la decisione finale spetta comunque agli ufficiali della Border Force al momento dell’arrivo.

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