Che l’Italia possa essere considerata un Paradiso Fiscale sembra il tema di uno sketch di Maurizio Crozza piuttosto che la realtà. Eppure, sempre più cittadini stranieri, tra i quali molti pensionati statunitensi, arrivano nel nostro paese per godere di agevolazioni fiscali e di un sistema sanitario nazionale più accessibile.
Il paese che manda via un numero crescente di giovani italiani per mancanza di opportunità e che tassa a livelli altissimi i propri cittadini, ha scelto la leva fiscale per attirare pensionati dall’estero. Infatti, i pensionati stranieri che dichiarano la residenza in comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti in Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Puglia, Sicilia o Sardegna hanno diritto a un’esenzione fiscale del 93% sulle loro pensioni di origine estera. Secondo la dichiarazione dei redditi del 2023, nel 2022, ben 474 pensionati hanno optato per questa soluzione.
Un regime fiscale irresistibilmente semplice
In uno dei sistemi fiscali più complicati e oppressivi del mondo, è nato un regime agevolato irresistibilmente semplice: un’aliquota annua sostitutiva dell’imposta del 7% su qualsiasi tipo di reddito prodotto all’estero. Ciò significa che, oltre alla pensione, anche gli altri redditi prodotti oltre confine saranno soggetti a una flat tax estremamente competitiva: redditi immobiliare esteri, redditi da capitale, redditi da lavoro dipendente e autonomo, redditi da attività commerciali estere, plusvalenze da partecipazioni azionarie e altri redditi derivanti da attività o beni situati all’estero.
I beneficiari possono godere dell’aliquota ridotta per un totale di 10 anni.
Non solo flat tax, ma anche aliquote basse per eredità e donazioni
Ma esiste anche un altro aspetto che rende il Bel Paese fiscalmente appetibile. Parliamo delle imposte sulle successioni e sulle donazioni. Attualmente, l’Italia vanta una delle più basse tassazioni in Europa in questo ambito, con aliquote che vanno dal 4% all’8% ed esenzioni che possono arrivare fino a 1 milione di euro per i trasferimenti a favore di coniugi, figli o discendenti diretti.
Ciò significa che trasferire la residenza in Italia offre non solo immediati vantaggi sulla tassazione dei redditi esteri, ma consente anche un’efficace pianificazione patrimoniale per le generazioni future, garantendo il trasferimento del patrimonio con oneri fiscali contenuti.
Infine, non certo per importanza, soprattutto per i pensionati americani, c’è anche il vantaggio di poter usufruire del sistema sanitario italiano. Pur in progressivo degrado, offre ancora numerosi vantaggi rispetto al sistema sanitario americano, che non copre circa il 9% della popolazione (quasi 30 milioni di persone) che non ha assicurazione sanitaria privata. In Italia, come noto, molti servizi sanitari sono finanziati dallo stato, con un piccolo contributo da parte di ogni cittadino italiano (che mediamente versa 1,8 mila euro di tasse per finanziare il sistema sanitario nazionale).
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