Esistono ancora i Paradisi Fiscali? Nel 2024 ne sono rimasti 12

La definizione di Paradiso Fiscale è cambiata in modo sostanziale nel corso degli anni e, ad oggi, il panorama è abbastanza diverso dalla fine del secolo scorso.

Nel 2024 possiamo dire che i cosiddetti Paradisi Fiscali (o centri finanziari offshore) sono paesi con regimi fiscali privilegiati. In altre parole sono giurisdizioni dove tasse e imposte da pagare sono nettamente inferiori rispetto alla somma media complessiva saldata dai cittadini che vivono nei paesi non facenti parte di questa categoria. Inoltre, queste nazioni non provvedono allo scambio dei dati fiscali con con le autorità fiscali straniere.

Queste politiche permettono di attirare ingenti quantità di capitali dall’estero, sui quali è possibile imporre lievi commissioni, oneri o tasse minime al fine di generare entrate per il paese, che di solito ne beneficia per alimentare la propria crescita economica.

Va anche considerato che i moderni paradisi fiscali in genere aderiscono alle linee guida stabilite da enti normativi come l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), con trattati fiscali bilaterali ovvero accordi legali tra due paesi che riducono l’aliquota di tassazione per le aziende situate in un paese ma che guadagnano denaro in un altro.

Paradiso per qualcuno, inferno per altri

Un’altra considerazione interessante a riguardo è che il concetto di Paradiso Fiscale è abbastanza soggettivo. Spesso, quello che viene considerato un paradiso dagli stranieri è un inferno fiscale per i cittadini di quel paese. Per esempio, alcuni stati USA, il cui fisco non è certo tenero ne flessibile con i propri cittadini, sono considerati tra le giurisdizioni fiscali più convenienti per le società estere che vogliono minimizzare il carico fiscale e mantenere un alto livello di privacy.

La classifica che segue parte dalla lista dei paradisi fiscali del Consiglio Europeo che comprende 12 paesi non cooperativi ai fini fiscali, integrata dal Financial Secrecy Index 2024, un indice internazionale che classifica le giurisdizioni più complici nell’aiutare persone e società a nascondere le proprie finanze al fisco del paese d’origine (più è alto il valore dell’indice e maggiore è il livello di segretezza delle informazioni custodite).