Un passaporto per la libertà: truffe e imbrogli da evitare

Il desiderio di svincolarsi dall’oppressione di stati e governi spinge sempre più persone a cercare una nuova cittadinanza, dimenticando spesso le più elementari norme di prudenza e buon senso per non cadere nella rete di imbroglioni e truffatori.

La libertà è un obbiettivo irrinunciabile per un numero crescente di persone. Non parliamo soltanto di chi abbia avuto qualche problema con la giustizia, ma anche di persone normali che si sentono private di molte libertà da governi o sistemi fiscali troppo oppressivi. 

I mass-media hanno evidenziato il fenomeno della fuga di massa dai paesi poveri ai paesi più sviluppati, spesso con mezzi di fortuna, con imbarcazioni  fatiscenti stracolme di persone o container che trasportano esseri umani anziché merci. Non si conosce invece quasi nulla del caso opposto: la fuga di molti cittadini dai paesi ricchi ai paesi poveri, un fenomeno ancora di élite, ma che sta interessando un numero sempre maggiore di persone.

Il desiderio di un’altra vita, grazie ad un secondo passaporto e ad una nuova cittadinanza, affascina tutti. Forse per questa ragione, ci sono molte persone che vendono su internet passaporti, cittadinanze e residenze senza alcun titolo professionale che li autorizzi a svolgere questa attività. Operano spesso dietro la copertura di società anonime, con sede in qualche isoletta del Sud Pacifico o dell’Europa dell’Est. Quando ricevono i soldi scompaiono senza lasciare alcuna traccia per il malcapitato cliente. Truffe e raggiri per ottenere un secondo passaporto sono purtroppo molto frequenti. Entriamo in questo mondo per capire come evitare guai e per riuscire a discriminare tra interlocutori professionali e truffatori.

Alcune proposte per ottenere un secondo passaporto prevedono l’acquisto di un immobile dove stabilire la residenza, che dopo un periodo variabile tra i 3 e i 5 anni da diritto alla cittadinanza. Programmi di questo tipo non sono economici, richiedono almeno 500.000 euro per casa, tasse e spese legali, a cui aggiungere le spese di mantenimento dell’immobile. I passaporti rilasciati con questo tipo di programma, riportano il paese di nascita e i paesi che lo rilasciano, in alcuni casi, informano il paese d’origine del rilascio del passaporto.

Se un passaporto necessita del visto in molti paesi, significa che non vale molto

Un indice abbastanza oggettivo di quanto possa valere un passaporto, sono il numero dei visti necessari nei principali paesi. Se un passaporto necessita del visto in molti paesi, significa che non vale molto. Infatti tutte le nazioni del mondo, chiedono il visto per l’ingresso da quei paesi dai quali non vogliono incoraggiare gli ingressi. Per verificarlo è sempre possibile chiedere un appuntamento in ambasciata per avere tutte le informazioni sui visti per il vostro paese di origine. Per esempio, i passaporti dei paesi africani servono soltanto per viaggiare nei paesi del terzo mondo e non hanno alcun valore, dal momento che anche le banche non li accettano.

Ma come riconoscere una truffa? Innanzitutto il primo campanello di allarme deve suonare quando non è necessario recarsi personalmente nel paese di cui si vuole acquisire il passaporto e quando il passaporto e la cittadinanza vi viene inviata tramite corriere. Se vi viene proposta una cosa del genere, è consigliabile starne il più lontano possibile. Tutti i governi del mondo, per rilasciare legittimamente un passaporto, richiedono le impronte digitali, per verificarle con l’Interpol (International Criminal Police Organization). Inoltre è sempre necessario recarsi presso un ufficio dell’immigrazione o un ufficio di polizia per l’identificazione personale.

I modi in cui  vengono effettuate le truffe sono svariati. Qualche volta vengono forniti passaporti di persone decedute. Viene cambiata la foto e i dati sul documento cartaceo, ma nei computer governativi e doganali, rimangono i dati della persona deceduta. La verità viene a galla in aeroporto o in qualche posto di frontiera, nel momento in cui il passaporto viene controllato al computer. Solitamente il detentore del passaporto “riciclato” viene fermato e subisce lunghi interrogatori e solo nel migliore dei casi rilasciato.

Altre volte i passaporti venduti provengono dall’ufficio passaporti. Sono passaporti in bianco difettosi, stampati o rilegati male, che anzichè andare al macero vengono sottratti da qualche impiegato corrotto. Naturalmente il numero di passaporto viene cancellato dall’anagrafe centrale governativa ma il libretto cartaceo viene venduto illegalmente. Anche in questo caso la truffa viene solitamente scoperta nel momento in cui il passaporto viene controllato dalla dogana o da qualche poliziotto con il computer.

Un altro sistema adottato dai truffatori è di attivare una procedura di riconoscimento di paternità. Il cliente diventa un figlio che viene riconosciuto da un genitore nel paese di cui si acquista il passaporto. Casi simili si verificano anche con finte procedure di adozione. Inutile dire che se si hanno più di 18 anni, il rischio di venir smascherati è molto alto.

Un sistema molto diffuso, è quello del matrimonio con un cittadino o cittadina del paese di cui si vuole acquistare il passaporto. Ovviamente se si è già sposati si rischia di venir accusati di bigamia. Ma la cosa peggiore è che nella maggior parte dei casi si finisce nel vortice del ricatto da parte del venditore del passaporto o del falso coniuge. Spesso la questione finisce negli uffici di polizia, che con brevi e banali interrogatori riescono sempre a smascherare la frode. Le conseguenze sono molto pesanti: oltre a vedersi annullato il passaporto e la cittadinanza, si commette un reato punito in molti paesi con l’arresto.

Sui passaporti diplomatici e sui casi di frode a riguardo, potrebbe non essere sufficiente un libro intero. La maggior parte di questi passaporti sono falsi. Tra l’altro viaggiare con passaporto diplomatico richiede solitamente un invito ed un accompagnatore governativo per ogni paese che ci si accinge a visitare. La maggior parte dei paesi concede solo 3 giorni di permanenza per visite diplomatiche non annunciate ufficialmente. Esistono anche i passaporti diplomatici onorari, ancora più rischiosi dei passaporti diplomatici normali.

È possibile trovare passaporti di paesi fittizi o non più esistenti, come per esempio la Rhodesia. Vengono venduti corredati con timbri di visti di qualche dogana, per renderli più credibili, ma possono funzionare soltanto in qualche piccolo posto di frontiera, senza computer, di qualche paese africano periferico. Certamente non funzioneranno in nessun aeroporto nazionale o internazionale.

Infine il mercato offre anche i cosiddetti passaporti bancari. Sono passaporti che servono soltanto per aprire conti bancari offshore, non utilizzabili come documenti di viaggio. Solitamente vengono offerti passaporti africani, dal momento che sono i più economici da trovare sul mercato. Ormai da parecchi anni, nessuna banca accetta questi passaporti, avendo accumulato una lunga esperienza di clienti con passaporti falsi africani o di qualche piccolo paese del terzo mondo.

Non c’è da stupirsi che la fantasia dei truffatori sia senza limite ed inesauribile, piuttosto c’è da stupirsi dell’ingenuità di molti clienti.

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