Alla vigilia di un rally per le materie prime? Goldman Sachs lo crede
Saranno l’alluminio, il rame, l’oro e il petrolio a trarre i maggiori benefici dagli attesi tagli dei tassi d’interesse da parte della FED.
Saranno l’alluminio, il rame, l’oro e il petrolio a trarre i maggiori benefici dagli attesi tagli dei tassi d’interesse da parte della FED.
La domanda cinese di molte delle principali materie prime è cresciuta quest’anno a “tassi robusti”. Un recente report di Goldman Sachs getta un po’ di ottimismo sulla vacillante crescita economica della Cina.
L’ottimismo della banca d’investimento americana circa i prezzi delle materie prime dovrà vedersela con l’incerto andamento dell’inflazione.
Una delle più importanti banche d’affari del mondo crede che i nuovi tagli produttivi dell’OPEC porteranno nel 2020 ad un rialzo dei prezzi del petrolio.
Perchè Goldman Sachs ha drasticamente ridotto le sue previsioni per il prezzo del petrolio? Soprattutto per l’offerta abbondante, ma non è tutto…
Circle, una startup della Goldman Sachs, lancerà la sua versione digitale del dollaro statunitense. La nuova criptovaluta sI chiamerà Circle USD.
Per la potente banca d’affari americana, le quotazioni dell’oro saliranno. Il fattore chiave di questo rialzo sarà la crescita dei mercati emergenti.
Per Goldman Sachs, nel breve periodo, i prezzi del rame manterranno una media di 6.750 dollari per tonnellata, 500 dollari in più delle precedenti previsioni.
La potente banca d’investimento prevede altri rialzi sull’alluminio, grazie soprattutto alle riforme in atto sul mercato cinese.
Gli analisti di Goldman Sachs sono leggermente ribassisti sull’oro. Se la crisi nordcoreana non degenererà, sembra che nulla potrà risollevare nei prossimi mesi le sorti del metallo giallo.
L’aumento della domanda globale di batterie, ha trascinato il litio al centro dell’attenzione di produttori e investitori. Ecco tutte le aspettative dei mercati…
Il ferro è stata la migliore delle materie prime durante il 2016. Ma nel nuovo anno, riuscirà a fare meglio o, quanto meno, a mantenere i livelli di prezzo raggiunti?
I prezzi dello zinco salgono ai massimi da otto anni a questa parte e registrano un guadagno di quasi il 90% dal gennaio di quest’anno.
Per la prima parte del prossimo anno le aspettative sui prezzi del petrolio sono improntate al rialzo, ma per i mesi successivi la musica è diversa…
Secondo un rapporto della Goldman Sachs, i tagli avviati alla produzione di acciaio in Cina, hanno avuto un immediato beneficio per i prezzi del ferro.
I prezzi del rame non sono andati molto bene in questi ultimi anni, ma nel 2016 hanno realizzato modesti guadagni. Come si muoveranno negli ultimi mesi di quest’anno?
Le recenti quotazioni del petrolio sembrano giustificare un certo ottimismo da parte dei rialzisti che sperano nell’inizio di un trend duraturo. Ma banchieri e produttori non sono per nulla convinti che ciò possa accadere tanto presto.
La competizione per il mercato dell’auto elettrica sta spingendo i prezzi del litio verso l’alto. E le prospettive incoraggiano un forte ottimismo.
Goldman Sachs prevede un crollo dei mercati azionari e delle quotazioni dell’oro. Di conseguenza, consiglia ai propri clienti di vendere. Eccessivo pessimismo o pragmatico realismo?
Esistono tante ragioni per credere che i prezzi del rame scenderanno, ma ne esistono altrettante per credere il contrario. Ecco quali sono tutti i fattori in gioco.
La Cina userà alluminio al posto del rame per produrre cavi a bassa tensione, con enormi risparmi in termini di costo ma con qualche rischio in più per la sicurezza degli edifici. Un colpo da 200.000 tonnellate in meno per la domanda mondiale di rame.
Mentre i metalli preziosi sembrano trascinati implacabilmente verso il basso, i diamanti sembrano al riparo dalla tempesta delle materie prime, grazie soprattutto ad un isolamento quasi totale dai mercati finanziari.
Previsioni incoraggianti per i prezzi dell’oro, che però non allontanano paure e dubbi sugli effetti negativi della politica monetaria della FED.
L’ultimo scandalo finanziario ha trascinato la fiducia degli investitori di metalli preziosi nelle banche ai minimi storici: anche i prezzi di palladio e platino venivano sistematicamente manipolati a tutto vantaggio degli istituti bancari coinvolti.
La discesa dei prezzi del nichel ha colto di sorpresa molti investitori che si interrogano su quali siano le forze in gioco sul mercato internazionale. Ribassisti e rialzisti si stanno scontrando, ma a febbraio una importante banca d’affari si attende un’altra svolta del mercato.
I prossimi mesi non saranno molto favorevoli per i prezzi dell’oro. Secondo Goldman Sachs è arrivato il momento di vendere prima che le quotazioni sprofondino da qui a fine anno.
I prezzi del minerale di ferro sono in discesa e non fanno ben sperare per una ripresa dell’economia cinese e di conseguenza per tutta l’economia globale.
Le previsioni di Goldman Sachs per il resto dell’anno su oro, argento e rame daranno grossi dispiaceri a tutti i rialzisti, a meno che non succeda come nel 2013, quando i metalli si comportarono esattamente all’opposto di quanto previsto dalla maggior parte degli analisti.
Il mercato dell’uranio non porta fortuna alla grande banca d’affari americana, costretta ad abbandonare un business che sembrava molto lucroso, fino all’incidente di Fukushima.
Di recente, i ribassisti sul mercato dell’oro hanno imparato come sia molto difficile prevedere l’andamento dei prezzi del metallo. Uno dei motivi è la popolarità del mercato dell’oro.