Per i sostenitori dell’oro e dell’argento le brutte notizie sembrano non finire mai. Nel corso di questa settimana, Goldman Sachs, la nota banca d’affari internazionale, ha ribadito la sua posizione ribassista su alcuni metalli come oro, argento e rame.
Secondo la potente banca, il miglioramento dell’economia americana aumenterà la debolezza delle quotazioni dell’oro, nonostante il conflitto ucraino. Le previsioni indicano un prezzo dell’oro a 1.050 dollari all’oncia entro fine anno.
Per quanto riguarda l’argento, Goldman Sachs prevede che le quotazioni si stabilizzeranno a 17,5 dollari per oncia. La Thomson Reuters GFMS è un pò più ottimista: prevede il prezzo a 19 dollari all’oncia.
L’argento ha messo a segno nel corso del 2013 il più grande calo mai registrato anno su anno dal 1985: -23,6%.
Le prospettive nel corso di quest’anno non sembrano per nulla incoraggianti, a causa di una serie di fattori come la maggior propensione al rischio da parte degli investitori, che preferiscono investire in azioni.
Inoltre, il miglioramento del clima economico negli Stati Uniti ed un dollaro più forte pesano sulle possibilità di un ritorno di fiamma degli investitori per i metalli preziosi.
Infine, secondo Goldman Sachs, il rame raggiungerà i 6.200 dollari a tonnellata entro fine anno, previsione rivista al ribasso rispetto alla precedente.
Tuttavia, per gli investitori più ottimisti, i prossimi due anni potrebbero offrire delle ottime opportunità di acquisto, soprattutto per l’argento che, come sottolineano molti analisti, non potrà rimanere a prezzi così bassi per sempre.