Soprannominato dagli esperti il “petrolio bianco”, il Litio è un elemento chimico del gruppo degli alcalini che sta tornando alla ribalta negli ultimi tempi.
In condizioni normali, è il metallo più leggero oltre ad essere l’elemento con minor densità. Da sempre, il Litio e i suoi derivati hanno innumerevoli applicazioni, quali ceramiche e vetro resistenti al calore, lubrificanti, batterie e come additivo nella produzione di acciaio, ferro e alluminio.
A causa dell’avvento di nuove tecnologie e materiali più idonei in certi contesti, nell’ultima decade il Litio non ha avuto vita facile. L’esplosione di Tesla ed altre grandi multinazionali che utilizzano batterie alcaline di questo tipo per realizzare le macchine elettriche del futuro stanno però riportando in auge questa commodity.
Lo si può notare guardando il suo prezzo alla tonnellata, che ha avuto un’impennata significativa dall’inizio del 2016, dopo un periodo di stagnazione di qualche anno.
Se ci pensi, era del tutto prevedibile: le dimensioni contenute di cui necessitano le batterie di veicoli elettrici e tutto ciò che è informatica portatile al momento possono essere supportate esclusivamente dal litio e dalla sua bassa densità.
Infatti, il Litio è la colonna portante del mercato in piena espansione delle batterie. Nell’odierno contesto dell’energia pulita, la domanda per il litio non può far altro che aumentare ancora, siamo solo all’inizio della fase ascendente.
Secondo una ricerca della Goldman Sachs, entro il 2025, più del 20% dei nuovi veicoli venduti a livello mondiale sarà di natura elettrica, portando ad un mercato delle batterie di un valore stimato di 250 miliardi di dollari.
In precedenza ho citato Tesla perché è stato proprio Elon Musk, il CEO e fondatore di questa azienda, a spingere sull’acceleratore della richiesta mondiale di litio, utilizzando almeno 5.000 tonnellate di questo pregiato metallo all’anno. Ma ci sono innumerevoli altre realtà che renderanno la domanda ancora più elevata. Parliamo di Toyota, Honda, Nissan, Renault, Mitsubishi, Ford, Chevrolet e GM.
È chiaro che, per usare le parole dell’Economist, il Litio è la “commodity più calda” del momento. E questo si trasforma in una grande opportunità per gli investitori e i trader che desiderano investire nel comparto energetico. Da tenere d’occhio quindi l’ETF associato al Litio (LIT).
Le aspettative degli esperti sono positive su questa materia prima e il suo rialzo rimane in linea con la crescita generica di altre commodities, soprattutto perché i volumi resistono e si fanno sentire.
Visto che è sempre meglio affidarsi a più fonti, trovi un altro punto di vista sul litio in questo articolo pubblicato su metallirari.com.
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