Goldman Sachs migliora le previsioni sui prezzi di alluminio e rame
Tira aria positiva per l’alluminio e il rame in casa Goldman Sachs. Le ultime previsioni indicano prezzi in netto miglioramento per il 2025.
Tira aria positiva per l’alluminio e il rame in casa Goldman Sachs. Le ultime previsioni indicano prezzi in netto miglioramento per il 2025.
Non si muovono i prezzi dei coils d’acciaio laminati a caldo (HRC). Ma a novembre-dicembre le acciaierie potrebbero tirare il freno della produzione, con prezzi attesi in salita nei primi mesi del prossimo anno.
Si sta diffondendo il panico sul mercato dell’allumina, mentre i prezzi salgono verso un record. Quali impatti si saranno sul mercato dell’alluminio?
Da un sondaggio di Macquarie è emerso che il nichel è il metallo meno apprezzato della borsa dei metalli di Londra.
L’argento è entrato in una fase rialzista dopo anni trascorsi lungo un trend negativo. Alcuni analisti si aspettano di vedere presto le quotazioni a 50 dollari.
Il mercato siderurgico della UE è fermo, ma i prezzi degli HRC rimangono stabili. Nel frattempo, le acciaierie chiedono a Bruxelles interventi d’aiuto.
Le prospettive dei prezzi dell’alluminio nel breve termine appaiono contrastanti, mentre il sentiment di mercato è in declino.
Lo slancio dei prezzi dell’oro non rallenta. Esperti ed analisti prevedono rialzi di circa il 10 percento in un anno.
Le possibilità che si verifichino interruzioni del traffico nello stretto di Hormuz, attraverso il quale passa il 21% del consumo mondiale giornaliero di petrolio, per il momento sono basse.
Tra chi ricicla acciaio in Germania è diffusa la paura di un peggioramento degli affari anche nel prossimo anno.
Secondo Fastmarket, i prezzi del rame raggiungeranno il massimo storico nel quarto trimestre del 2024 a causa dei tagli della FED e dei nuovi stimoli economici in Cina.
I principali produttori di acciaio cinesi aumenteranno i prezzi dei loro prodotti fino a 85 dollari a tonnellata a novembre.
Cosa ha provocato gli ultimi rialzi dei prezzi dell’alluminio? Problemi alle forniture di bauxite dalla Guinea, con il conseguente rincaro anche dell’allumina.
Le prospettive a lungo termine per molti metalli e minerali legati alla transizione energetica sono più rosee che mai. Tuttavia, non sono così convincenti da indurre gli investitori a scommettere denaro.
In Cina qualcosa sta cambiando e qualcuno comincia a pensare che anche il mercato immobiliare cinese sia pronto alla rimonta.
L’Arabia Saudita minaccia di riprendersi quote di mercato e di far crollare i prezzi del petrolio come accaduto nel 2020.
La domanda globale di alluminio è prevista in forte crescita entro il 2030, ma l’industria europea taglia la produzione. L’Europa dovrà affrontare una carenza di metallo.
L’industria europea dell’acciaio inox è in recessione. I produttori continueranno a comprare ghisa di nichel fino a quando sarà possibile, e cioè fino a quando non si abbatterà sul settore la mannaia del CBAM.
Un caso esemplare e istruttivo di come la Cina stia rimodellando l’offerta globale di metalli, rame compreso.
Perché gli investitori di tutto i mondo, banche centrali comprese, stanno accumulando oro come se ci trovassimo di nuovo nell’anno della Grande Depressione?
Le acciaierie hanno ritirato pochi rottami a settembre e le scorte sui piazzali dei fornitori si stanno gonfiando. La consueta analisi mensile sui rottami di Assofermet evidenzia un mercato preoccupato per i prossimi mesi.
Prosegue lo squeeze dell’alluminio, con lo spread tra ottobre e novembre che si allarga e che si allargherà ulteriormente nelle prossime settimane.
La produzione di alluminio primario in Europa ha registrato una crescita del 5% grazie all’aumento della redditività per la crescita dei prezzi in borsa.
Come emerge dall’ultimo sondaggio di EUROMETAL tra i distributori, tira una brutta aria sul mercato dell’acciaio in Europa
L’ultima fotografia di Assofermet del mercato dei rottami non ferrosi a settembre. Una foto con pochi chiari e tanti scuri.
Il paese sta sviluppando le proprie aziende nazionali di lavorazione dei minerali e dei metalli. Ha cominciato con il nichel e, adesso, è la volta dell’alluminio.
L’argento, grazie ai nuovi consistenti rialzi, sta contabilizzando un guadagno del 37% dall’inizio di quest’anno.
L’Europa vorrebbe spezzare la dipendenza dal titanio della Russia ma, per il momento, preferisce tenersi ben strette le forniture di questo metallo strategico, Putin permettendo…
I prezzi dell’alluminio hanno trovato una sponda dal taglio dei tassi d’interesse americani, ma non abbastanza per uscire dal trend laterale in cui si trovano.
I prezzi del minerale di ferro registrano il più forte aumento giornaliero in oltre un anno grazie ai nuovi stimoli economici del governo cinese.