Il surplus di litio sarà una zavorra per i prezzi anche nel 2025

Il mercato del litio soffre di un eccesso di offerta che ha fatto crollare i prezzi, senza che si intraveda alcuno spiraglio di ripresa.

Il mercato globale del litio, fondamentale per la produzione di batterie, sta vivendo una fase di turbolenza che potrebbe estendersi per tutto il 2025. Dopo un crollo dei prezzi iniziato alla fine del 2022, il settore sembra incapace di rialzarsi, nonostante la crescente domanda legata alla transizione energetica. Gli analisti prevedono che l’eccesso di offerta continuerà a dominare il mercato, anche se in misura ridotta rispetto al 2024.

Un surplus difficile da arginare

I prezzi del carbonato di litio in Asia, principale barometro del mercato globale, sono crollati a causa di una combinazione di sovrapproduzione e una crescita della domanda di veicoli elettrici (EV) più lenta del previsto. Sebbene le attività di alcune miniere siano state sospese, molte restano operative o potrebbero riprendere rapidamente se i prezzi dovessero salire.

Secondo Benchmark Mineral Intelligence, i prezzi si manterranno stabili intorno ai 10.400 dollari per tonnellata nel 2025, in linea con le previsioni per la fine del 2024. Stime simili sono state fornite da Macquarie, S&P Global e UBS, con valori compresi tra i 10.400 e gli 11.000 dollari per tonnellata.

La capacità di ripresa di alcune miniere, come Greenbushes e Wodgina (Australia), è una potenziale zavorra ad eventuali aumenti dei prezzi. Ma anche l’entrata in funzione di nuove fonti di approvvigionamento, in paesi come Zimbabwe, Argentina e Cina, contribuisce a mantenere il mercato in una condizione di surplus.

Geopolitica e strategie minerarie

Ma perché i produttori non riducono semplicemente la produzione per spingere i prezzi verso l’alto? Le ragioni che lo impediscono sono sia economiche che geopolitiche. La crescente tensione tra blocchi commerciali, come Stati Uniti e Cina, spinge i produttori a non rallentare, temendo di perdere terreno in un mercato che crescerà esponenzialmente a lungo termine.

Tuttavia, questa strategia potrebbe generare un effetto boomerang. Nuove capacità produttive continuano a inondare il mercato, mentre operatori ad alto costo non stanno riducendo abbastanza le attività.

Le potenziali misure protezionistiche complicano ulteriormente il quadro. La Cina, leader globale nella raffinazione del litio, sta considerando l’introduzione di controlli all’export per alcune tecnologie cruciali. Ciò potrebbe destabilizzare il mercato e aumentare la volatilità dei prezzi, alimentando preoccupazioni tra i produttori occidentali.

Domanda in crescita, ma ad un ritmo troppo lento

La domanda di litio, trainata principalmente dai veicoli elettrici, continua a crescere, ma non al ritmo sperato. Negli Stati Uniti, l’elezione del presidente Donald Trump, noto per il suo sostegno ai combustibili fossili, ha portato a una revisione al ribasso delle previsioni di vendita per gli EV. BloombergNEF stima che entro il 2030 solo un terzo delle nuove auto vendute negli Stati Uniti sarà elettrico, rispetto alla previsione precedente del 48%.

Mentre la transizione energetica procede, il mercato del litio si trova ad un punto cruciale. Le pressioni geopolitiche e i cambiamenti normativi, come l’eliminazione di sussidi e l’allentamento degli standard sulle emissioni, potrebbero incidere profondamente sul futuro del settore.

L’incapacità di trovare un equilibrio tra offerta e domanda, unita a incertezze politiche e commerciali, rischia di lasciare il mercato del litio in balia di una volatilità persistente.

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