La Repubblica dei balocchi: 66 governi in 75 anni e 2586 miliardi di debito

Esiste qualche correlazione tra l’enorme debito pubblico italiano e l’instabilità politica? Certamente, quando all’instabilità si aggiunge l’irresponsabilità il disastro è assicurato.

La fine dell’ennesimo governo italiano ha lasciato sorpresi molti commentatori esperti. Non tanto per le incomprensibili ragioni politiche, quanto piuttosto per il fatto che i mercati finanziari non abbiano affossato l’Italia come accaduto in altre occasioni.

Un governo ogni anno

Questa volta, mamma BCE (Banca Centrale Europea) ha protetto l’Italia e la caduta del governo Conte non ha fatto schizzare lo spread e i tassi di interesse dei nostri titoli di stato. Tuttavia, a parte tirare un sospiro di sollievo, è impossibile non stupirsi che in Italia, dal dopo guerra ad oggi, si siano succeduti 66 governi, ad un ritmo di un governo ogni anno e un mese e mezzo circa.

Governi italiani dal dopoguerra ad oggi (fonte wikipedia)

Nel frattempo, ogni governo, per quel poco che rimaneva in carica e nella più totale irresponsabilità, non si è fatto alcun problema nello spendere denaro a debito, soprattutto a partire dal 1968.

Ma, come evidenziato in uno studio di qualche anno or sono di Roberto Artoni (docente di Scienza delle Finanze all’Università Bocconi), è nel 1981 che esplode la bomba del debito. Con governi dell’epoca totalmente avversi alla disciplina di bilancio e con il nuovo presidente americano Ronald Reagan che dichiara guerra all’inflazione, lo scenario economico internazionale diventa sfavorevole per l’Italia. La FED americana stringe i tassi e innesca una recessione, coinvolgendo tutte le banche centrali del mondo, compresa Bankitalia.

Come nei paesi sudamericani

Nel 1982 l’Italia è in condizioni sudamericane, con un inflazione che viaggia intorno al 17%. Negli anni che seguono i governi che si succedono rapidamente spendono e sperperano al limite dell’indecenza, con il debito che decolla. Nel 1980 era appena sotto il 60% del PIL, ma dieci anni dopo è già al 100%.

Oggi, il debito è arrivato alle stelle. Le ultime rilevazioni di novembre contabilizzano un debito di 2.586,5 miliardi di euro, circa 62mila euro a persona. Ad ottobre si era raggiunto il record di di 2.586,971 miliardi. Secondo le ultime previsioni del Ministero del Tesoro, il debito costituirà il 158,5% del PIL nel 2021. Le previsioni precedenti erano del 155,6%.

Mentre la politica gioca al Risiko delle poltrone, l’agonia del paese continua. Inoltre, le misure assistenziali che tutti invocano devasteranno il paese e affosseranno per sempre il futuro delle prossime generazioni. L’orchestra suona e il Titanic affonda!

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