Quando la privacy è una linea sottile tra la vita e la morte

La privacy individuale è un bene molto prezioso anche se la maggior parte delle persone non se ne rende sempre conto. Le strategie per proteggerla sono le stesse impiegate da chi deve espatriare di nascosto.

Le cronache degli ultimi giorni hanno portato alla ribalta il caso di Whistleblower Edward Snowden, l’analista della CIA che sta cercando di non venire sequestrato o ucciso o estradato o deportato con la forza negli Stati Uniti. Non tutti lavorano per la CIA, il celebre servizio di spionaggio americano, ma qualcuno potrebbe chiedersi cosa farebbe se si trovasse in una situazione di emergenza tale da dover scomparire.

I casi per cui una persona può venirsi a trovare in una situazione simile a quella di Snowden non sono così improbabili come si potrebbe pensare. Qualcuno potrebbe essere intenzionato a vendicarsi oppure una situazione personale e finanziaria potrebbe essere diventata impossibile oppure, come Snowden, il nemico potrebbe esser lo Stato.

In situazioni del genere, la privacy diventa una linea sottile che divide la vita dalla morte e gli accorgimenti da seguire per non avere intrusioni nella propria privacy diventano il manuale della sopravvivenza.

La prima cosa da fare, in casi del genere, è di sostituire il cellulare esistente con più cellulari con schede pre-pagate anonime. Meglio acquistare telefoni con schede wi-fi, in modo da potersi connettere a internet, ma utilizzando soltanto reti private virtuali (VPN). Le schede pre-pagate vanno usate una sola volta e l’acquisto è da fare solo in contanti. L’attivazione della scheda va fatta da un telefono pubblico o comunque non da un telefono collegato alla vostra identità.

Attraversando una frontiera, i controlli sono meno attenti per gli attraversamenti pedonali che non per quelli a bordo di autoveicoli

Avere sempre a disposizione una valigetta con tutto il necessario per qualche mese, compreso un telefono cellulare e un computer portatile configurato con una rete privata virtuale, è una regola da non dimenticare. Inoltre è indispensabile avere a portata di mano diverse migliaia di euro o dollari in contanti.

Non utilizzare mai bancomat o carte di credito. Utilizzandoli la vostra posizione verrà rivelata ai vostri inseguitori. L’unica eccezione vale per carte di credito intestate ad un altro nome che siano appoggiate su conti correnti anonimi o segreti.

Non utilizzare mai telepass o viacard per gli spostamenti autostradali. Meglio transitare su strade non a pedaggio, in modo da evitare le telecamere poste ai caselli delle autostrade.

Fare molta attenzione quando si attraversano luoghi pubblici e indossare un cappello con gli occhiali scuri, tenendo lo sguardo basso, poichè le telecamere potrebbero essere dotate della tecnologia di riconoscimento facciale (CCTV) e potreste venire identificati in pochi secondi. Inoltre diffidate dell’aereo come mezzo di trasporto, soprattutto se dovete viaggiare con la vostra vera identità. Attraversando una frontiera, i controlli sono meno attenti per gli attraversamenti pedonali che non per quelli a bordo di autoveicoli.

Per il soggiorno è meglio scegliere piccoli alberghi dove il controllo dell’identità è meno attento e dove poter pagare in contanti. Affittando un appartamento è meglio pagare in anticipo e in contanti per evitare che il proprietario esegua controlli sulla vostra solvibilità, rivolgendosi al sistema bancario e rivelando il vostro nuovo indirizzo. In casi del genere può venire assai utile possedere un secondo passaporto.

Su internet vanno dimenticati tutti i vecchi indirizzi e account delle email, di Facebook e di tutti gli altri social network. Potrete creare nuovi indirizzi email e nuovi account ma, attenzione, non inserite foto del vostro viso, poichè i software di riconoscimento dell’immagine vi rintraccerebbero e rivelerebbero i vostri nuovi account e i vostri nuovi indirizzi email.

Angosciante, vero? E se non aveste bisogno di fuggire? In ogni caso la vostra privacy è costantemente violata e per porvi rimedio dovreste adottare almeno tutti gli accorgimenti precedentemente illustrati. Certamente la maggior parte delle persone non si troverà mai in situazioni paragonabili a quelle descritte ma la vostra privacy, quotidianamente, è minacciata e invasa continuamente. Non è bella la vita del fuggiasco ma neppure quella di chi vive in un sistema che sistematicamente viola la privacy individuale. Rendersene conto può essere il primo passo verso la libertà.

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