Per chi vive in uno di quei paesi in cui le libertà individuali sono continuamente attaccate ed erose da Stati e Governi che sembra non desiderino altro che invadere la privacy dei propri cittadini, è desiderabile avere un secondo passaporto, per godere di una maggiore libertà internazionale e per possedere una specie di polizza a garanzia del rischio di spiacevoli imprevisti nel proprio paese.
Ma anche se è facile dare a qualcuno un assegno e aspettare di ricevere una settimana dopo un visto nuovo di zecca o un passaporto sotto falso nome, le cose non funzionano esattamente in questo modo.
Residenze, cittadinanze e passaporti ottenibili in breve tempo, facilmente e a buon mercato, nascondono sempre truffe che possono trasformarsi, oltre che in una perdita economica e di tempo, in grossi problemi con la giustizia.
È interessante e istruttivo quanto successo negli Stati Uniti, dove 1.076 studenti stranieri appena laureati hanno deciso di prolungare il loro soggiorno continuando formalmente i loro studi alla University of Northern New Jersey, senza preoccuparsi di frequentare le lezioni, studiare e fare esami. Nel frattempo potevano lavorare presso qualche azienda americana, anche senza averne pienamente diritto.
Una copertura, quella della falsa università, per rimanere negli Stati Uniti oltre il tempo consentito dal visto per gli studi regolari e che fruttava agli organizzatori di questa truffa fino a 12.000 dollari per studente. Pochi mesi fa, le autorità americane hanno però scoperto l’affare e, mentre gli organizzatori rischiano il carcere, tutti gli studenti sono stati espulsi e non potranno rimettere piede nel paese per almeno dieci anni.
L’episodio, che non è stato il primo e certamente non sarà l’ultimo, evidenzia come le scorciatoie, in materia di immigrazione, non portano mai ai risultati attesi.
Ottenere una doppia cittadinanza o un passaporto sono operazioni perfettamente legali, che richiedono però tempo, denaro e alcuni requisiti inderogabili. Chi conosce il settore è perfettamente a conoscenza che il più economico tra i programmi di cittadinanza esistenti nel mondo non costa meno di 100.000 dollari per richiedente e non esiste nessun paese che non pretenda un processo istruttorio serio e dettagliato, con tanto di moduli ufficiali di richiesta, un controllo dei precedenti e, in molti casi, un colloquio.
Per chi si fa abbagliare da soluzioni facili, veloci e a buon mercato c’è la certezza di ottenere soltanto documenti falsi o illegali, privi di qualsiasi valore. Ma, cosa ben peggiore, esibire documenti di questo tipo alle autorità doganali comporta la quasi certezza di trasformare il sogno di una doppia identità e di una maggiore libertà nell’incubo di una detenzione.