Panama, un paese per espatriati

Una delle mete di molti emigrati, soprattutto italiani e americani, offre condizioni di vita, di lavoro e di investimento difficilmente riscontrabili in altri paesi. Ma attenzione, non è un paese adatto a tutti e, come in ogni altra parte del mondo, esistono anche degli svantaggi.

Quali sono i parametri che un paese deve soddisfare per essere giudicato attraente da un potenziale espatriato?

Nel recente articolo “Come scegliere il paese dove emigrare” li troviamo elencati uno per uno, mentre oggi scopriamo quale sia il paese che meglio soddisfa gli 11 parametri in questione: Panama.

Ecco alcune importanti considerazioni riguardo ad un paese come Panama, meta di molti espatriati che in molti casi trovano proprio quello che cercavano, ma che qualche volta rimangono delusi per una superficiale conoscenza della realtà locale.

Il visto di soggiorno

Per avere il visto di soggiorno non è richiesto di vivere a Panama, ma è sufficiente trascorrere un solo giorno all’anno nel paese per mantenere lo status di residente. Naturalmente è possibile trascorrere tutto il tempo che si desidera a Panama. Con il visto “citizens of friendly countries” si ha il diritto di lavorare, investire o intraprendere un’attività nel paese.

Il modo più facile per ottenerlo è di costituire una società panamense e depositare almeno 5.000 dollari in un conto bancario locale.

Dopo cinque anni di residenza legale, si matura il diritto a conseguire la cittadinanza panamense e quindi anche il passaporto. In questo caso è richiesta la residenza fisica per almeno una parte del tempo, per dare prova di un certo grado di integrazione all’interno di Panama oltre che la conoscenza della lingua spagnola.

Ma attenzione che Panama non consente la doppia cittadinanza, anche se tale divieto non viene rigorosamente applicato.

A Panama le leggi sulla privacy finanziaria sono molto efficaci, anche se esistono delle eccezioni applicate alle indagini da parte delle autorità fiscali straniere.

Infrastrutture scarse

Qualche nota dolente riguarda le infrastrutture, che non sono del tutto all’altezza degli standard dei paesi più sviluppati. Per esempio, le interruzioni di energia elettrica sono frequenti e nelle abitazioni è consigliabile un generatore di backup. Strade, strutture mediche e le reti internet sono invece eccellenti.

Nella capitale, Panama City, si parla anche l’inglese ma altrove è indispensabile parlare lo spagnolo, lingua ufficiale del paese.

Non esistono particolari pregiudizi verso i bianchi, forse perché i panamensi hanno avuto a che fare con americani ed europei per più di un secolo o forse perché associano i gringos con i soldi.

Panama è uno di quei pochi paesi con un sistema fiscale territoriale, cioè un sistema che impone tasse solo sul reddito generato all’interno di Panama.

Corruzione e criminalità

Naturalmente, come in ogni altra parte del mondo, esistono alcuni svantaggi nel vivere a Panama. I principali sono sicuramente la corruzione e la criminalità, compresa la criminalità orientata verso gli stranieri. Va sempre tenuto in considerazione che, a meno di non avere contatti importanti a livello politico, il grado di protezione da parte della polizia è molto basso.

Ci sono storie di espatriati in alcune zone periferiche del paese che hanno perso tutto per la mancanza di un chiaro titolo di proprietà, in particolare il cosiddetto “rights of possession“.

Inoltre, il nuovo presidente di Panama, Juan Carlos Varela, ha recentemente iniziato a imporre un controllo sui prezzi dei prodotti alimentari di base, generando carenza di alcuni di essi.

Un altro punto debole del paese è la sua totale dipendenza dal dollaro americano. Quindi, l’economia del paese è estremamente vulnerabile in caso di una svalutazione del dollaro, che genererebbe una fortissima inflazione in tutta Panama.

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