In termini di superficie, l’Europa è il secondo più piccolo continente del mondo, pur essendo il primo in termini di ricchezza complessiva (PIL nominale).
Si potrebbe pensare ad un piccolo e opulento continente, con una popolazione ricca e felice. Naturalmente, quello che appare nelle macro statistiche ufficiali non riesce a fotografare con precisione la realtà, soprattutto a causa del famoso effetto del pollo di Trilussa: “Seconno le statistiche d’adesso risurta che te tocca un pollo all’anno: e, se nun entra nelle spese tue, t’entra ne la statistica lo stesso perché c’è un antro che ne magna due”.
Un fenomeno che appare in tutta la sua evidenza andando a vedere quanto siano distanti i paesi più poveri da quelli più ricchi, pur all’interno dello stesso continente. Infatti, i cittadini del paese più ricco, il Lussemburgo, hanno una ricchezza circa venti volte superiore a quella dei cittadini del paese più povero, la Moldavia.
Per avere un’idea più precisa del livello di povertà che affligge numerosi paesi del Vecchio Continente, si consideri che nel mondo, allo stesso livello della Moldavia, con circa 5.000 dollari di reddito pro-capite annuo, ci sono paesi come Nicaragua, Honduras e Pakistan, considerati endemicamente poveri.
La graduatoria completa dei 10 paesi più poveri d’Europa, secondo il reddito pro-capite a parità di potere di acquisto (PIL PPA 2015 del Fondo Monetario Internazionale) sono i seguenti.
La Moldavia (Moldova in rumeno) è il paese più povero d’Europa. Secondo un rapporto dell’UNDP (United Nations Development Programme), l’8,1% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà internazionale di 1,25 dollari al giorno (2000-2007). Ma il 48,5% vive al di sotto della cosiddetta soglia di povertà nazionale. Barriere commerciali, errori di politica sociale e una posizione geografica sfavorevole contribuiscono all’estrema povertà di questa sfortunata nazione.