Quando si parla di gioielleria è difficile trovare veri intenditori, che non si lasciano abbagliare soltanto dal luccicare delle pietre preziose o dal valore commerciale.
È noto a tutti che i gioielli di valore sono qualcosa di più del semplice assemblaggio di oro, diamanti o altre pietre preziose. Sono una creazione, nei migliori casi artistica, con design e forme tali, da suscitare emozioni in chi li guarda, tanto più in chi li indossa. Tutte considerazioni che stanno alla base di alcuni dei gioielli più straordinari ed artisticamente originali che sono i cosiddetti gioielli d’arte. Gioielli creati da artigiani che enfatizzano l’espressione creativa e il design, con l’uso di una varietà di materiali, anche di basso valore economico.
Tra i più famosi artisti che hanno creato gioielli d’arte nel passato ci sono anche Picasso, Calder, Dalí, CMan Ray, Meret Oppenheim, e Nevelson.
Cose belle che piacciono al mondo
Naturalmente, quando si parla di arte, artigiani, creatività e gioielleria non si può non pensare all’Italia. Come ha ben detto Carlo Maria Cipolla, “Gli italiani sono abituati, fin dal Medioevo, a produrre, all’ombra dei campanili, cose belle che piacciono al mondo“. E a questo proposito non si può non parlare di Gianfranco Quartaroli e delle sue affascinanti creazioni artistiche, che impiegano un metallo raro che non si vede tanto spesso nelle vetrine di una gioielleria: il magnesio.
Anche utilizzando tecniche primitive che suggeriscono uno spirito di improvvisazione e creatività, i gioielli di magnesio creati da Gianfranco Quartaroli scolpiscono linee e movimenti per descrivere lo spazio, con il sorprendente risultato di diventare gioielli che si muovono con il corpo di chi li indossa. Tra l’altro, visto le proprietà di estrema leggerezza del materiale impiegato e alle tecniche di lavorazione utilizzate (grazie all’esperienza sulle leghe di magnesio di Corrado Crivelli), sono gioielli che non si sentono addosso, cosa apprezzabile soprattutto per i pendenti.
Impossibile non vedere in tutto questo il forte legame con i movimenti artistici dei gioielli d’arte americani durante gli anni ’40, alcuni dei quali si trovano anche al Museo di Arti Moderne di New York. Gioielli costruttivisti, che manipolano la luce, lo spazio e la percezione ottica secondo le lezioni della New Bauhaus di Chicago.
Vale più la mano dell’artista o il valore di mercato del materiale?
Ma tornando in Italia, Gianfranco Quartaroli è uno dei tanti esempi di orafi che, nel silenzio del suo laboratorio, ha provato ad annullare i confini tra arte e manufatto, seguendo un istinto e una passione innati, conditi con una creatività tutta italiana. In questo contesto, sono nati i “gioielli circuiti“, ispirati ai tracciati delle corse automobilistiche, molti manufatti che celebrano eventi sportivi e, recentemente, i gioielli in magnesio. Anche se chi si trova davanti a questi gioielli per la prima volta resta impressionato dai prezzi molto contenuti, collezionisti e appassionati del settore sanno bene che il loro valore è di gran lunga superiore, soprattutto se accompagnato dalla firma dell’artista.
Ma per trasmettere in altro modo il senso delle opere di Gianfranco Quartaroli non rimane che riportare quanto detto da un cliente affezionato: “quando sono entrato nel negozio e ho acquistato una spilla di Gianfranco Quartaroli mi è sembrato fantastico sentirmi parte di quella cerchia di intenditori esteticamente consapevoli, intellettualmente inclini al bello e che prediligono la mano dell’artista piuttosto che il valore di mercato del materiale. La indossavo con grande orgoglio…“. Non solo un intenditore, ci verrebbe da aggiungere, ma anche un lungimirante investitore in gioielli d’arte, che potrebbe aver fatto il suo migliore investimento!
È possibile vedere dal vivo e acquistare i gioielli d’arte di Gianfranco Quartaroli presso il suo laboratorio orafo di Novara. Per chi invece li volesse acquistare online, è possibile farlo sul sito www.circuitigioielli.com.
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