L'indice BIG MAC: potere d'acquisto e inflazione di un hamburger

Il Big Mac è stato creato nel 1967 da Jim Delligati, proprietario di un franchising di McDonald’s in Pennsylvania (Stati Uniti). Oggi è disponibile in oltre 70 nazioni nel mondo e il suo prezzo differisce da paese a paese. Esattamente quello che misura il Big Mac Index, un indice inventato da The Economist nel 1986.

In poche parole, è un modo per misurare il concetto di parità di potere d’acquisto nei diversi paesi del mondo. Lo stesso bene, un hamburger Big Mac, assume prezzi differenti a causa dei diversi tassi di cambio valutari e può dare un’indicazione se una valuta è sopra o sottovalutata. Ad esempio, un Big Mac costa 24,40 yuan in Cina e 5,81 dollari negli Stati Uniti. Confrontando il tasso di cambio implicito con il tasso di cambio effettivo, possiamo vedere se lo yuan è sopra o sottovalutato.

Oltre al disallineamento valutario, l’indice mostra l’inflazione dei prezzi degli hamburger nel tempo. Se confrontiamo il prezzo di un Big Mac tra paesi nella stessa valuta siamo anche in grado di vedere dove gli hamburger sono più economici o più costosi.

I dati che seguono, provenienti da The Economist, fanno riferimento ai prezzi in dollari di gennaio 2022 e si riferiscono ai 10 paesi con il prezzo maggiore e ai 10 con il prezzo minore.