I paesi dove le donne sono meno discriminate

L’uguaglianza tra uomo e donna è ancora un miraggio nella maggior parte dei paesi del mondo. La fotografia impietosa è stata scattata dal World Economic Forum. E l’Italia non fa eccezione…

In molti paesi del mondo, l’uguaglianza tra uomo e donna è soltanto un principio, che nella realtà non si traduce in fatti concreti.

L’ultimo rapporto del World Economic Forum evidenzia questo problema, prendendo in considerazione quattro criteri principali: partecipazione economica e opportunità, livelli di istruzione, salute e potere di rappresentanza politica.

Come nel 2012 e nel 2013, l’elenco è dominato dal Nord Europa e i primi quattro paesi sono sempre gli stessi: Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia.

Per il terzo anno consecutivo, il Nicaragua è nei primi dieci posti. Qualcuno rimarrà sorpreso che in questo paese in via di sviluppo l’emancipazione femminile stia facendo grandi progressi, anche grazie ad una legge risalente al 2000 che impone a tutti i partiti politici di presentare liste elettorali che comprendano almeno il 50% di donne.

Buona parte dell’America Latina e dei Caraibi hanno fatto molti miglioramenti rispetto allo scorso anno, soprattutto nella partecipazione femminile al potere economico e politico.

Alcuni paesi, come per esempio l’Arabia Saudita, stanno mostrando elevati tassi di miglioramento dal 2006, tuttavia in Medio Oriente e in Nord Africa esiste ancora la maggioranza degli stati che occupano la parte  inferiore della graduatoria.

Le conclusioni dello studio del World Economic Forum circa la disparità tra uomo e donna non sono isolate. Anche un recente sondaggio su circa 6.000 diplomati MBA, condotto dal gruppo di ricerca Catalyst, ha scoperto che i laureati in materie economiche femminili più qualificati hanno ambizioni più basse rispetto alle controparti maschili.

Come ha detto recentemente Moya Greene, amministratore delegato di Royal Mail e uno dei cinque dirigenti di sesso femminile nel FTSE100 (l’indice azionario delle 100 società più capitalizzate quotate al London Stock Exchange)“È ancora deludente vedere che le giovani donne più preparate hanno delle ambizioni che non arrivano a quelle degli uomini. Per le donne, anche nel 2014, diventare amministratore delegato può essere un problema.”

La classifica 2014 dei primi 10 paesi dove le donne sono considerate più uguali agli uomini (un punteggio di uno significa perfetta uguaglianza, zero totale disuguaglianza) è la seguente:

  1. islandaIslanda (punteggio 0,8594)
  2. finlandiaFinlandia (punteggio 0,8453)
  3. norvegiaNorvegia (punteggio 0,8374)
  4. sveziaSvezia (punteggio 0,8165)
  5. danimarcaDanimarca (punteggio 0,8025)
  6. nicaraguaNicaragua (punteggio 0,7894)
  7. rwandaRwanda (punteggio 0,7854)
  8. irlandaIrlanda (punteggio 0,7850)
  9. filippineFilippine (punteggio 0,7814)
  10. belgioBelgio (punteggio 0,7809)

Al 69° posto, circa a metà graduatoria, troviamo l’Italia (punteggio 0,6973), dietro al Bangladesh e prima della Macedonia. In ultima posizione, al 142° posto, lo Yemen con un punteggio di 0,5145.

Secondo i dati del World Economic Forum, i paesi dove esiste il minor divario tra uomini e donne sono anche tra quelli più economicamente competitivi.

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