Secondo molti storici, la storia della civiltà umana moderna si divide in due grandi periodi: il periodo pre-atomico e quello post-atomico.
Il primo di questi periodi è stato caratterizzato dal potere geopolitico derivato dalla forza militare assoluta, dall’esercito e dalle armi.
Il periodo post-atomico è molto simile, tranne che per il fatto che non è il numero di uomini o di armi a determinare la forza. La forza militare è il numero di bombe nucleari.
Gli Stati Uniti sono stati il primo paese ad acquisire la tecnologia nucleare, seguiti a ruota dall’Unione Sovietica e, durante gli anni della Guerra Fredda, diversi altri paesi sono riusciti ad impossessarsi di questa tecnologia. Qualche volta sono state le due superpotenze ad aiutare qualche stato alleato ad avere la bomba atomica.
Ciò che contava era avere la bomba atomica per ottenere influenza a livello internazionale. Inutile cercare di avere il predominio in campo culturale o in campo economico, il potere e il rispetto internazionale passava soltanto attraverso la bomba.
La Guerra Fredda è terminata da tempo, ma osservando la graduatoria delle nazioni che possiedono la bomba atomica è difficile non accorgersi che vantano di una influenza e un potere internazionale sproporzionato rispetto a paesi simili ma senza un armamento nucleare.
Attualmente, le 9 nazioni che possiedono armi atomiche sono le seguenti:
- Stati Uniti – Arrivati per primi a sviluppare la tecnologia per costruire la bomba atomica, sono il paese con il più alto numero di testate nucleari attive. Con 2.104 bombe atomiche pronte per l’uso, l’arsenale americano rimane lontano dal suo culmine di 31.225 testate nucleari, raggiunto durante gli anni della Guerra Fredda con l’URSS.
- Russia – Durante la corsa agli armamenti nel periodo della Guerra Fredda, l’URSS era riuscita a superare gli Stati Uniti nel numero delle testate nucleari: più di 45.000. Attualmente ne rimangono attive e pronte per l’uso 1.600.
- Regno Unito – Il primo test nucleare risale al 1952 e, anche grazie all’aiuto degli Stati Uniti, possiede 225 testate nucleari. Il punto di forza dell’arsenale britannico consiste nell’essere quasi totalmente organizzato in mare, con sottomarini e portaerei nucleari dislocate nell’Oceano Atlantico.
- Francia – Ha ottenuto la bomba atomica nel 1960, conducendo i test nucleari in Nord Africa e nella Polinesia francese. Possiede una riserva di 298 armi nucleari e una portaerei a propulsione nucleare di pattuglia nell’Oceano Atlantico, pronta ad intervenire in qualsiasi momento.
- Cina – Il primo test nucleare della Cina risale al 1964 e si pensa che ad oggi possieda circa 240 armi nucleari, un pò meno delle 434 che possedeva nel periodo di massima proliferazione. Il paese ha ufficialmente preso l’impegno, per quanto possa valere, a non utilizzare mai le armi atomiche per primo (no-first-use pledge).
- India – Si stima che il paese abbia tra 90 e 110 ordigni nucleari, il primo dei quali risale al 1974.
- Pakistan – Ha raggiunto lo status di potenza nucleare nel 1998, in risposta agli armamenti nucleari dell’India, ottenuti 20 anni prima. Pakistan e India, vicini geograficamente, si sono stretti in un abbraccio mortale, che assicura una distruzione reciproca se uno dei due dovesse mai utilizzare le armi atomiche contro l’altro.
- Corea del Nord – Il paese possiede bombe atomiche da pochi anni, ma essendo governato da un dittatore irrazionale e sociopatico, è una realtà che potrebbe sconvolgere il mondo intero.
- Israele – Paradossalmente, Israele non ha mai confermato di possedere armi atomiche ma, in diverse occasioni, non ha negato di averne conservate lontane e pronte per l’uso. Gli esperti stimano che possieda quasi 300 testate nucleari pronte per l’uso.
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