L’alto costo della vita in alcuni paesi europei rende attraente come non mai la possibilità di vivere la propria pensione in un paese oltre confine.
Tuttavia, trovare il luogo migliore per le proprie esigenze, tra la miriade di opzioni possibili, può essere scoraggiante.
In questi casi, l’Annual Global Retirement Index, un’indagine svolta dall’International Living e sintetizzata nella pubblicazione di un indice, può essere di grande aiuto.
Lo studio prende in considerazione, paese per paese, numerosi fattori quali il clima, l’assistenza sanitaria, il costo della vita, e così via. Il risultato finale è una classifica di 25 paesi sparsi in tutto il mondo, particolarmente adatti a chi decide di andare in pensione all’estero.
Naturalmente, non esiste nessuna graduatoria che, in ultima analisi, possa fornire automaticamente la migliore destinazione per ogni persona. Una scelta così importante dipende dalle preferenze personali, le esigenze, il budget e i desideri, tutte considerazioni che non possono essere riassunte esclusivamente da una classifica.
Ecco la graduatoria 2015 dei 10 migliori paesi dove emigrare in pensione.
- ECUADOR (punteggio 92,7).
- PANAMA (punteggio 90,6).
- MESSICO (punteggio 87,6).
- MALESIA (punteggio 86,8).
- COSTA RICA (punteggio 86,6).
- SPAGNA (punteggio 86,1).
- MALTA (punteggio 86,1).
- COLOMBIA (punteggio 85,4).
- PORTOGALLO (punteggio 84,8).
- THAILANDIA (punteggio 84,6).
Dalla pittoresca Cotacachi alla capitale Quito, dal mare alle vette delle Ande, l’Ecuador si conferma il miglior paese per emigrare in pensione, spodestando Panama dal primo posto della graduatoria (“Pensionati che espatriano: i paesi più popolari nel 2014“). Anche se i prezzi delle abitazioni sono leggermente cresciuti negli ultimi anni, il mercato immobiliare ecuadoriano rimane uno dei migliori per chi cerca una sistemazione a buon mercato. Inoltre, il governo offre una serie di vantaggi a tutti i pensionati con più di 65 anni: sconti sui voli, biglietti per cinema ed eventi sportivi scontati del 50%, sconti sui mezzi pubblici e sulle utenze domestiche e la possibilità di non pagare la bolletta telefonica nel caso di acquisto di un immobile. Il costo per una visita dal medico è di 10 dollari, mentre si può mangiare al ristorante con poco più di 2 dollari. Per vivere bene, il budget mensile di una coppia in Ecuador è di 1.400 dollari, affitto compreso. Anche per tutti questi motivi la comunità degli espatriati nel paese è in costante aumento.
Saltando dall’altra parte del globo, cresce anno dopo anno il numero di espatriati che sceglie la Malesia per emigrare. Il paese ha una delle economie più solide dell’Asia e questo si riflette nell’elevato standard di vita disponibile per i residenti e i turisti stranieri. Molti di loro scelgono Kuala Lumpur o Penang, dove è possibile trovare in affitto immobili a costi molto bassi. Per esempio, è possibile affittare un appartamento di 1.600 metri quadrati, con piscina, per soli 850 dollari al mese.
Tra Africa ed Europa, proprio nel cuore del Mediterraneo, Malta offre una delle migliori qualità di vita che si possono trovare nel Vecchio Continente. Servizi secondo gli standard dei paesi più evoluti, così come le infrastrutture, questa piccola isola offre antiche rovine, città affascinanti, belle spiagge e una popolazione multietnica. Essendo una ex-colonia britannica, l’inglese è parlato ovunque. I tassi di criminalità sono tra i più bassi di tutto il mondo e il sistema sanitario del paese è in cima alle classifiche della World Health Organization. Nota dolente: il costo degli immobili, tra i paesi della nostra graduatoria, è il più caro in assoluto.
Anche quest’anno, il Global Retirement Index è stato ottenuto facendo affidamento sull’esperienza di molti espatriati in tutto il mondo, che hanno espresso il loro giudizio, paese per paese, ponderandolo su 8 parametri: mercato immobiliare, benefici per pensionati, costo della vita, facilità di integrazione, intrattenimenti, salute, infrastrutture e clima.
Ma mi raccomando, prima di diventare emigrati è meglio non scordarsi di… visitare almeno una volta il paese prescelto dove trascorrere la pensione!