Misurare il livello di libertà dei cittadini di un paese può sembrare una cosa assai difficile.
Quantificare la libertà di milioni di cittadini nella loro vita quotidiana è intrinsecamente complicato dal momento che il concetto di libertà tocca le tradizioni culturali e religiose, diverse da paese a paese. Società rigide e con regole restrittive per qualcuno, possono essere interpretate diversamente da parte di coloro che vivono in queste condizioni.
Perciò, quando si parla di un paese liberale, è corretto considerare che la definizione è soggettiva e ha un significato diverso da popolazione a popolazione, con profonde differenze tra Oriente ed Occidente.
Secondo i dati 2013 raccolti dal Social Progress Index, esistono nel mondo 5 paesi in cui il livello di libertà dei propri cittadini è di gran lunga superiore al resto del pianeta.
I parametri che lo studio prende in considerazione per determinare la “Personal Freedom and Choice” sono: la libertà religiosa, la disponibilità di scelta in termini di contraccezione, la libertà sulle proprie scelte di vita e di assistenza all’infanzia, leggi che permettono ad un cittadino di vivere una vita libera e con adeguate risorse economiche.
Sorprendentemente, in questa graduatoria non compaiono molti dei paesi considerati ricchi, come per esempio gli Stati Uniti.
Ecco la classifica dei 5 paesi più liberali del mondo.
- Svezia (indice: 72,8)
- Costa Rica (indice: 69,4)
- Australia (indice: 68,5)
- Canada (indice: 67,8)
- Svizzera (indice: 66,4)
Il paese più liberale del mondo è la Svezia. Un esempio del modello liberale svedese riguarda la crescita dei figli e la maternità: entrambi i genitori hanno il diritto al periodo di maternità, che può arrivare fino a 480 giorni. L’istruzione è gratuita dalla scuola elementare fino all’università. Il tasso di disoccupazione è attualmente al di sotto dell’8% (con una media dell’Unione Europea del 10,9%).
Costa Rica, al secondo posto della graduatoria, potrebbe sembrare a qualcuno come un incidente statistico, dal momento che si trova in una zona geografica più conosciuta per i temporali tropicali e per l’instabilità politica, piuttosto che per il liberalismo. In realtà, il paese è assai vicino agli standard economici e sociali dei paesi più sviluppati e, durante gli ultimi decenni, la povertà nella regione è diminuita drasticamente. La nazione vanta anche uno dei più alti livelli di investimenti esteri diretti di tutta l’America Latina.