Per i lettori di questo blog, il mondo è probabilmente un luogo relativamente sicuro. Senza andare in cerca di guai, solitamente si riesce ad arrivare a fine giornata fisicamente indenni.
Tuttavia, esistono molti paesi dove le cose stanno molto diversamente e la sicurezza personale è un concetto molto sfuggente. Sono paesi dove il pericolo è in agguato ovunque e in ogni momento della giornata, dove c’è sempre qualcuno che sta aspettando il momento in cui la vittima abbasserà la guardia, per attaccarla di sorpresa.
Il Social Progress Index, pubblicato nel 2014, misura il numero di omicidi, di crimini, di incidenti stradali mortali, ma anche le violazioni dei diritti umani, il terrorismo politico e i casi di genocidio.
Il paese che domina la graduatoria, l’Iraq, pur avendo terminato la guerra con gli Stati Uniti, è flagellato da insurrezioni e da atti di guerriglia all’interno dei propri confini. Secondo lo US Bureau of Diplomatic Security, l’anno appena trascorso è stato il peggiore in termini di morti di civili dai tempi della guerra nel 2008. I militari americani si sono ritirati ufficialmente dal 2011, ma la mancanza di un governo stabile ha permesso la nascita di potenti organizzazioni della criminalità organizzata che gestiscono il traffico di droga nei Balcani, in Messico e in Nigeria.
Ecco la classifica, aggiornata al 2014, dei 10 paesi più pericolosi del mondo per vivere:
- Iraq
- Nigeria
- Venezuela
- Repubblica Centrafricana
- Sud Africa
- Ciad
- Repubblica Dominicana
- Honduras
- Messico
- Sudan
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