Di chi è l’oro del Venezuela? La contesa tra Maduro e Guaidó non è finita

Il caso è arrivato ai tribunali britannici lo scorso anno, dopo che la Banca d’Inghilterra si è rifiutata di consegnare l’oro alla Banca Centrale del Venezuela.

Da più di un anno è in corso una disputa internazionale per il possesso di 30 tonnellate d’oro (oltre 1 miliardo di dollari) del Venezuela, depositate presso la Banca d’Inghilterra.

All’inizio di questa settimana, la Corte Suprema del Regno Unito ha rinviato alla Corte Commerciale la controversia, dopo aver accolto parzialmente il ricorso presentato dall’autoproclamato presidente del Venezuela, Juan Guaidó.

Sarà quindi il tribunale commerciale a decidere se Guaidó ha il diritto di controllare le riserve auree venezuelane, considerando che la Corte Suprema di Giustizia del Venezuela ha dichiarato illegale il consiglio di amministrazione della Banca Centrale del Venezuela (BCV), nominato dal capo dell’opposizione.

La battaglia legale tra Maduro e Guaidó

La questione sembra abbastanza complicata. Da una parte c’è Nicolás Maduro che reclama il possesso dell’oro come Presidente del Venezuela e, dall’altra, Juan Guaidó, autoproclamatosi presidente e riconosciuto come tale da molti paesi occidentali, Regno Unito compreso.

Lo scorso anno è cominciata la battaglia legale viso che la Banca d’Inghilterra si è rifiutata di consegnare l’oro alla BCV, sostenendo che c’era una richiesta simile da parte del consiglio di amministrazione della banca nominato dal presidente Guaidó.

Inizialmente, il tribunale commerciale di Londra aveva stabilito che Guaidó aveva l’autorità di disporre delle 30 tonnellate di oro dal momento che l’allora Ministro degli Esteri britannico lo aveva riconosciuto come presidente ad interim nel febbraio 2019. Tuttavia, la Corte d’Appello aveva annullato tale verdetto poiché il riconoscimento di Guaidó come presidente di diritto non precludeva a Nicolás Maduro di essere riconosciuto dal Regno Unito come Presidentede facto“.

Perché l’oro venezuelano è a Londra?

Il Venezuela non è l’unico paese a conservare il proprio oro a Londra. Molti paesi che non dispongono di sufficienti capacità di protezione, sicurezza e tecnologia per prevenire furti o azioni illecite per la corruzione, ricorrono ai depositi della Banca d’Inghilterra. Inoltre, come ha fatto Maduro con la Deutsche Bank, è possibile dare a titolo di garanzia il metallo prezioso per ricevere prestiti.

Ci sono circa 30 banche centrali nel mondo che hanno le loro riserve auree nazionali oltre confine. La Banca d’Inghilterra, con circa 400.000 lingotti d’oro, è il secondo detentore di oro al mondo (il primo è la Federal Reserve di New York).

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