Il giorno che piovevano rane, sangue e latte

Tra il 25 luglio e il 23 settembre 2001, la popolazione dello stato del Kerala, nel sud dell’India, ha assistito in numerose occasioni ad uno spettacolo straordinario: una pioggia di sangue.

25 luglio 2001. Un lampo improvviso di luce e il rumoroso scoppio di un tuono spaccano il cielo del Kerala (India). Dopodiché comincia a piovere, ma l’acqua che scende sembra essere sangue.

E dopo la pioggia, molti alberi cominciano a perdere le foglie, diventate grigie come se fossero bruciate. La preoccupazione si diffonde in tutta la popolazione, mentre la notizia dello straordinario evento fa il giro del mondo.

Subito si scatenano le più disparate ipotesi per spiegare cosa stava succedendo. Infatti, le pioggie misteriose continuano a verificarsi fino al 21 settembre. Oltre che di colore rosso, alcuni testimoni oculari riferiscono di aver visto anche pioggia verde, nera e persino gialla. Le ipotesi di maghi, religiosi e scienziati vanno dalla pioggia di origine divina o diabolica, alla pioggia piena di microbi di origine extraterrestre o di polvere di una cometa.

Pioggia extraterrestre?

Il Centre for Earth Science Studies del Kerala determinò quasi subito che in ogni millilitro di pioggia si potevano trovare circa 9 milioni di particelle rosse. Il pH della pioggia era neutro, con grandi quantità di nichel, manganese, titanio, cromo e rame. Le particelle rosse nella pioggia, erano dovute principalmente a carbonio e ossigeno, con piccole quantità di ferro e silicio.

Forse, la causa poteva essere l’esplosione di un meteorite. Tuttavia, il Tropical Botanical Garden and Research Institute scoprì che le particelle colorate erano spore di un’alga appartenente al genere Trentepohlia, proveniente da licheni di origine terrestre. Nonostante questo nuovo indizio, gli scienziati pensavano che fosse abbastanza improbabile che i licheni rilasciassero simultaneamente abbastanza spore per spiegare la pioggia colorata. Inoltre, erano sconcertati dal modo in cui le spore sarebbero aumentate così in alto nell’atmosfera, dal momento che nessun fenomeno meteorologico recente poteva spiegare una simile proliferazione.

Bisognerà aspettare più di un decennio perchè il mistero trovasse una soluzione. Nel 2013, i ricercatori che avevano continuato a studiare l’evento, rivelarono che le alghe erano Trentepohlia Annulata, una specie che non esiste in India. Quindi, le spore non erano state portate in atmosfera da fenomeni metereologici locali. Avevano invece viaggiato con le nuvole, partendo quasi 10.000 chilometri più lontano: dall’Austria!

Piovono pezzi di carne

Ma le piogge strane non sono certo qualcosa di sconosciuto nella storia. In Kentucky (Stati Uniti), il 3 marzo del 1876, all’improvviso cominciarono a piovere pezzi di carne, mentre il cielo era perfettamente sereno. Qualche coraggioso assaggiò la carne, riferendo che il sapore ricordava il montone o il cervo.

La storia fu anche pubblicata sul New York Times e attirò l’attenzione di un certo Leopold Brandeis, che riuscì a mettere le mani su un campione di carne che era stato conservato nella glicerina. Dopo averlo esaminato, dichiarò che la carne non era un fenomeno soprannaturale. Secondo lui, non si trattava nemmeno di carne ma di una sostanza chiamata nostoc.

Il nostoc, al di là delle leggende che lo hanno sempre circondato (è conosciuto anche come gelatina delle streghe o blobs), è un genere di cianobatteri che vivono in colonie, presenti sul terreno e su superfici umide.

Tuttavia, la spiegazione che accontentò tutti fu quella data da LD Kastenbine, un professore di chimica al Louisville College of Pharmacy, che pubblicò un articolo sull’argomento sul Louisville Medical Journal. In poche parole, come aveva spiegato un vecchio contadino dell’Ohio, la carne era stata vomitata da uno stormo di avvoltoi che volavano troppo in alto per essere visti. Dato che i pezzi cadevano da una grande altezza, erano stati sparsi dal vento su un’area relativamente ampia.

Per quanto possa sembrare strano, gli avvoltoi vomitano in presenza di un predatore, perchè in questo modo distraggono il nemico e si alleggeriscono per volare più leggeri. Inoltre, questo comportamento induce gli altri avvoltoi nelle vicinanze a vomitare a loro volta. Insomma, a tutt’oggi, questa teoria sembra la spiegazione più plausibile per il fenomeno della pioggia di carne.

La pioggia di latte

Ma anche nella storia recente ci sono verificate misteriose piogge. All’inizio del 2015, una strana pioggia di latte cadde sull’Idaho, sull’Oregon e su Washington, negli Stati Uniti.

Gli scienziati scoprirono che il fenomeno era  stato causato da una tempesta di polvere nel sud dell’Oregon. La polvere aveva una quantità elevata di soluzione salina, assai simile alla composizione del latte.

Rane dal cielo

Facendo un altro salto nel tempo, questa volta nel secondo secolo a.C., il filosofo greco Eraclide Lembo scrisse di quando dal cielo piovvero rane. Tante da riempire case e strade.

Naturalmenente, sarebbe lecito dubitare che ciò possa essere realmente accaduto se non fosse che, in tempi meglio documentati (2005), una piccola città della Serbia ha vissuto la stessa esperienza: una pioggia di rane, alcune delle quali sono sopravvissute. Come è possibile?

L’ipotesi più accreditata è che le rane (ma anche pesci, serpenti, pietre o larve) cadono dal cielo in seguito a trombe d’acqua o tornadi che le risucchiano e poi le rilasciano da qualche altra parte. Anche se questa ipotesi circa la pioggia di piccoli animali non è ancora stata dimostrata con prove inoppugnabili, nel caso di particelle di polvere esiste la documentazione di viaggi di migliaia di chilometri prima di ricadere a terra con la pioggia. Come nel caso della polvere gialla del deserto del Gobi (Mongolia) che, nel 1998, arrivò nello stato di Washington (Stati Uniti) dopo un viaggio di circa 9.000 chilometri.

Come diceva Sir Arthu Conan Doyle,  il creatore di Sherlock Holmes, “una volta eliminato l’impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità”.

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